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  • Mancini vuole Fumagalli: ecco chi è

    Mancini vuole Fumagalli: ecco chi è

    Un nuovo possibile acquisto, una trattativa in piedi vicina alla fumata bianca. Su indicazione di Roberto Mancini l'Inter è al lavoro per rinforzare il suo staff e sta parlando con Marco Fumagalli, chief analyst del Galatasaray. Una figura tra le più preparate e competenti del panorama europeo, che il club nerazzurro sta strappando alla concorrenza delle big. Calciomercato.com ve lo presenta riproponendo l'intervista concessa lo scorso agosto ad Andrea Distaso.

    Signor Fumagalli, innanzitutto in cosa consiste il lavoro di un performance analyst?
    "Io e i miei collaboratori facciamo parte di un gruppo di lavoro che opera a stretto contatto sia con lo staff tecnico che col reparto scouting del Galatasaray. Il nostro lavoro si sviluppa su più campi, dall'analisi delle prestazioni fornite dai nostri giocatori in allenamento e nel corso delle partite passando all'utilizzo dei dati in nostro possesso sulle caratteristiche delle squadrea avversarie che andiamo ad affrontare di volta in volta. Dati che ci servono per correggere quelle situazioni che non hanno funzionato nel corso della gara e per trovare le giuste contromisure per limitare i nostri rivali".

    Andando più nel concreto, di cosa vi occupate quotidianamente Lei e i suoi collaboratori?
    "Il nostro è un lavoro basato sulla visione continua di filmati, che vanno a comporre l'archivio del portale che utilizziamo per immagazzinare e sviluppare i dati raccolti nel corso delle partite. Da ogni singola gara, dobbiamo isolare quelle situazioni che saranno poi oggetto di studio insieme all'allenatore e ai suoi assistenti e ai calciatori sia nel corso dell'intervallo ma soprattutto nelle sessioni di allenamento dei giorni successivi. Si tratta di un lavoro che richiede tempi rapidi, competenza tecnica (i perfomance analyst del Galatasaray sono tecnici qualificati a livello Uefa), grande passione e capacità comunicative, per coinvolgere tutte le componenti del club in maniera costruttiva. Il fatto di lavorare per una società così importante, costretto spesso ai ritmi serrati del doppio impegno campionato/coppa ci mette nelle condizioni di dover contemporaneamente isolare le situazioni di gioco sviluppate dai nostri giocatori e preparare una serie di informazioni sulle squadre o su alcuni calciatori che andremo ad affrontare nella sfida successiva e che saranno oggetto di approfondimento negli allenamenti".

    In particolare, la performance analysis diventa fondamentale per gli allenamenti di tipo correttivo...
    "Esatto. Avendo, come dicevo, poco tempo per lavorare in maniera intensiva su tutti gli aspetti atletici e tattici del caso, gli allenatori si affidano alle nostre relazioni per aiutare uno o più calciatori a migliorare quelle situazioni di gioco (sia per quanto riguarda la fase difensiva che offensiva) che non hanno funzionato a dovere nell'ultimo match e fare in modo che certe circostanze non si ripetano".

    A tal proposito, qual è stata al Galatasaray la reazione di giocatori e allenatori di fronte all'utilizzo della tecnologia e di questa metodologia di lavoro per analizzare le partite e preparare gli allenamenti?
    "Una risposta assolutamente positiva. Anche i giocatori si sono mostrati molto incuriositi e attenti a queste novità e molti di loro, sia i turchi che gli stranieri, attingono con sempre maggior frequenza al database del nostro portale per rianalizzare alcune situazioni delle loro partite e capire dove e come migliorarsi".

    Il compito di un performance analyst si conclude qui o sono altre le aree del club con cui entrate in relazione?
    "Come dicevo, il nostro è un gruppo di lavoro che si interfaccia con più realtà come la ricerca, lo sviluppo, e supporto statistico e tecnico anche all'area scouting, che risponde direttamente all'area sportiva della società. In parole semplici, i dati in nostro possesso sugli oltre 7000 calciatori visionati dai nostri osservatori o seguiti nel corso delle partite giocate contro il Galatasaray ci consentono di agire in maniera chirurgica sul mercato. Noi performance analyst siamo anche in grado di fornire dati e comparazioni su giocatori di altri campionati. ".

    Ultima domanda: nelle ultime due stagioni si sono avvicendati sulla panchina del Galatasaray due allenatori italiani molto importanti come Roberto Mancini e Cesare Prandelli? Quale è stato il Suo rapporto con loro, soprattutto sul piano del confronto professionale?
    "La loro esperienza è stata importantissima per favorire la crescita tattica, della metodologia di allenamento per la squadra e sviluppo del dipartimento di performance analysis. I miei rapporti con loro sotto il profilo professionale sono stati ottimi. Sia Mancini sia Prandelli e i rispettivi staff hanno avuto una relazione continua e diretta col settore di performance analysis e la possibilità di conoscere da vicino ed apprezzare l'importanza del nostro lavoro, a detta loro di alto livello. Questo settore è altamente sviluppato e sfruttato in un campionato di altissimo livello come la Premier League e in altre importanti realtà europee come Germania e Portogallo, mente in Italia la performance analysis è ancora un territorio per molti versi inesplorato. Ho conosciuto persone molto valide in Italia, ora le società devono convincersi delle potenzialità e dei vantaggi che questo tipo di lavoro può portare sia a breve che a lungo termine con investimenti mirati".

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