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  • Marotta e Galliani non si parlano più e il Milan va al contrattacco della Juve

    Marotta e Galliani non si parlano più e il Milan va al contrattacco della Juve

    Era dai tempi del gol di Muntari nel febbraio 2012 che i rapporti tra Juventus e Milan non erano così tesi. Una guerra nemmeno troppo fredda che, dopo la sfida delle polemiche di venerdì sera e l'agitatissimo postpartita, ha portato ad un irrigidimento dei rapporti tra i massimi rappresentati delle due dirigenze, Beppe Marotta e Adriano Galliani. Amici di vecchia data nel mondo del calcio giunti ai ferri corti, a causa anche di quello che è successo negli spogliatoi dello Stadium dopo il triplice fischio dell'arbitro Massa; la "devastazione" di cui sarebbe stato fatto oggetto parte dell'impianto bianconero, con una dovizia di particolari sempre crescente, senza però che dal fronte Juve fosse prodotta una qualsivoglia documentazione video-fotografica e che al momento non ha portato ad alcuna denuncia contro il Milan.

    Che da par suo, si è limitato ad un laconico "no comment" sin dai primi lanci di agenzia che ricostruivano i fatti di venerdì. Secondo quanto riferisce l'edizione odierna de Il Giornale, per ora il club rossonero rischierebbe soltanto una multa più o meno salata per responsabilità oggettiva, a meno che dalla Procura Federale e dai suoi ispettori non arrivi una relazione più dettagliata che faccia chiarezza su fatti e responsabilità. Il Milan non resterebbe però con le mani in mano e, qualora la Juventus manifestasse la volontà di rivalersi nei confronti dei rossoneri, partirebbe quasi immediatamente la denuncia alla Giustizia Sportiva per l'esposizione negli spogliatoi degli "scudetti della discordia", quello revocato nel 2005 e quello assegnato poi all'Inter del 2006 per Calciopoli. Proprio i due cartonati che ricordavano questi titoli sarebbero stati fatti oggetto della furia di alcuni giocatori del Milan, con pugni e l'eloquente scritta "ladri di m...a".

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