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  • Renzi sulla Fiorentina:| 'Una scommessa vincente'

    Renzi sulla Fiorentina:| 'Una scommessa vincente'

    • L.C.

    Allora Renzi, bando ai preamboli, le giro la domanda di Andrea Della Valle: da che parte stanno il sindaco e le istituzioni?
    'Sempre dalla stessa, non ci sono novità. Eravamo, siamo, staremo dalla parte più logica, scontata, naturale. Di più: dall'unica parte in cui si può stare, accanto ai Della Valle. Perché crediamo che la Fiorentina sia in ottime mani. Dal punto di vista personale ritengo che la presenza della famiglia Della Valle sia molto importante e rappresenti una ricchezza per Firenze, non solo per la squadra viola. Dal punto di vista istituzionale c'è la massima vicinanza e amicizia. Crediamo nella scommessa Fiorentina: abbiamo anche scelto, unica realtà nel panorama calcistico italiano e forse internazionale, di aderire all'invito di portare nel consiglio di amministrazione viola il vicesindaco e il presidente del Consiglio comunale. Per questo mi stupiscono molto le polemiche nate in questi giorni'.

    Cosa intende per 'scommessa Fiorentina'?

    'L'idea di creare un nuovo modo di fare calcio, che si basi su valori importanti come il fair play sportivo e finanziario. Una società che punti seriamente sul settore giovanile, che abbia come obiettivo riportare le famiglie allo stadio. Che si faccia promotrice di iniziative come quella di un tavolo pacificatore post Calciopoli, perché è inaccettabile che alcuni club invischiati non abbiano pagato nulla e altri troppo. Tutti aspetti, questi, ampiamente condivisibili'.

    Ce ne sono altri meno condivisibili?
    'Ritengo un po' esagerate le polemiche dopo ogni striscione critico. La città, le istituzioni, la maggioranza dei tifosi sono con i Della Valle, ma la totalità dei consensi è impossibile, non si ha neanche quando si vince sempre. Basta pensare a Berlusconi...'.

    Parla di politica o di calcio?

    'Non scherziamo... Di calcio. È il presidente più vincente del mondo: si è portato a casa 28 trofei in 25 anni eppure è bastato che non vincesse per un paio di anni, prima dell'ultimo scudetto, per ritrovarsi gli striscioni in curva che lo invitavano a togliersi dalle scatole. Un atteggiamento miope e sbagliato'.

    E quello di chi critica i Della Valle com'è?
    'Partiamo da un presupposto che risiede nel dna della nostra città. Firenze è per natura critica, passionale, ama dividersi. Vive tutto in maniera viscerale. Ma non bisogna leggere tra le righe anche quello che non c'è. Ero bambino ai tempi di Pontello, ma ricordo bene quel tipo di contestazione, fortunatamente lontana anni luce da questa. L'importante è che il dissenso non sfoci mai nell'inciviltà. Capisco l'amarezza di chi come Andrea Della Valle investe soldi e passione e deve pure prendersi gli insulti. Non è giusto. Però davvero credo si tratti di una realtà molto limitata'.

    (Corriere Fiorentino)


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