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  • Milan, è tornato il vero Theo: il ruolo alla Maldini, l'endorsment a Pioli e il figlioccio Jimenez

    Milan, è tornato il vero Theo: il ruolo alla Maldini, l'endorsment a Pioli e il figlioccio Jimenez

    • Alessandro Di Gioia
    Il "lider maximo" del Milan è tornato: Theo Hernandez ha deciso di ricaricarsi sulle spalle la squadra rossonera e lo ha fatto a suo modo, di prepotenza e personalità, in campo e fuori. Sul rettangolo verde innanzitutto, dove ha offerto una prova maiuscola in un ruolo non suo, per la terza partita consecutiva dopo le ottime prestazioni disputate contro Sassuolo e Cagliari, e davanti ai microfoni, da capitano in pectore. Ma andiamo con ordine.

    IL RUOLO ALLA MALDINI - A causa della penuria di difensori centrali, Stefano Pioli decide di rivolgersi a uno dei suo fedelissimi, per ricoprire una posizione nevralgica nel cuore della difesa e cercare di far dimenticare i gravi problemi fisici dei vari Thiaw, Tomori e Kalulu. Qualcuno tra i tifosi e non storce il naso, pensando che sia assurdo privarsi di uno dei migliori esterni bassi del mondo per affidargli compiti ai quali non  è abituato: non il francese, che nel solco di quanto fatto con il Bayern e la nazionale francese dal fratello, accetta di buon grado di mettersi a disposizione, anche per "allungarsi la carriera", come ribadito scherzosamente dall'allenatore rossonero, che spesso anche da terzino lo fa accentrare, per farlo entrare nel vivo del gioco. Theo ci mette un po'ad abituarsi, cade assieme alla squadra in occasione del ko di Bergamo contro l'Atalanta, ma poi sale in cattedra: il modello, tanto per cambiare, è quel Paolo Maldini che lo ha voluto al Milan e del quale il classe 1997 è adepto, dentro e fuori dal campo.

    L'ENDORSMENT A PIOLI - Ma la maggior assunzione di responsabilità è quella che Theo dimostra una volta finita la partita, dinnanzi ai microfoni, dopo aver salvato per più volte il doppio vantaggio rossonero con una prova attenta e fisica, oltra alla consueta propensione offensiva: "Il ruolo di centrale? Ho ancora 26 anni, non ho bisogno di allungare la carriera ma sono disponibile se serve alla squadra. Pioli? Siamo stati sempre con lui, non possiamo ascoltare quello che dice la gente". Un vero e proprio endorsment al tecnico parmigiano, che smentisce una volta per tutte le voci di una possibile "rivolta dei senatori" nei confronti dell'uomo con cui hanno vinto uno degli scudetti più incredibili di sempre.

    IL FIGLIOCCO JIMENEZ - Per concludere con uno sguardo al futuro, con una nota di affetto per Alex Jimenez, che gli somiglia tantissimo, per corsa, incisività, personalità e anche una piccola dose di sfrontatezza, oltre che per la provenienza dai Blancos di Madrid: "Jimenez? Mi piace, giovane, va forte. Piccolo Theo? Sì, piccolino". Chissà, forse un futuro top player. Come Theo.

    @AleDigio89

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