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  • Milan, Pioli: 'Non conta solo il risultato, mi ispiro a Guardiola e Ancelotti'

    Milan, Pioli: 'Non conta solo il risultato, mi ispiro a Guardiola e Ancelotti'

    • Redazione CM
    Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato della sfida con il Napoli. Queste le sue parole ad Amazon Prime: "Ci siamo preparati nel miglior modo possibile e sappiamo l'importanza di questa partita, sappiamo cosa c'è dietro la storia del Milan nella Champions, però dobbiamo essere fiduciosi, determinati e sicuramente attenti, ma noi dobbiamo giocare con leggerezza, perché è il nostro modo di giocare, il nostro modo di allenarci, il nostro modo di stare insieme e quindi bisogna portarlo avanti".

    NAPOLI - "Le partite non si possono ripetere, non si può fare una fotocopia e comunque il campionato è una cosa e la Champions un'altra. Non sappiamo cosa faranno i nostri avversari, magari saranno più aggressivi o lo saranno meno, se ci aspetteranno o ci verranno a prendere, quindi noi dobbiamo essere bravi a leggere le situazioni e a capire gli spazi liberi da poter occupare sia in fase di possesso e non possesso. Quello che è chiaro è che affrontiamo una squadra di grandissima qualità, che è la squadra che ha segnato più gol in questa Champions League e quindi la nostra prestazione dovrà essere di alto livello se se vorremmo avere un risultato positivo".

    PREPARAZIONE - "A me piace preparare le partite, le partite non si possono preparare tutte uguali perché cambiano le nostre caratteristiche, cambiano le caratteristiche degli avversari e soprattutto la posizione dell'avversario. Prepariamo una partita alla volta. Questa l'abbiamo preparata prendendo degli spunti dall'ultimo incontro, ma con delle situazioni diverse: sono sicuro che si si creeranno in campo situazioni non simili a quelli precedenti".

    NON SOLO IL RISULTATO - Poi a L'Equipe ha dichiarato: "Se pensi solo al risultato non fai progressi: io mi baso sulle prestazioni, l’essenza del mio mestiere è di lavorare da squadra. A chi mi ispiro? Guardiola e Ancelotti sono i migliori al mondo, non per le stesse ragioni. E seguo Arteta dell’Arsenal". 

    CHAMPIONS CASA NOSTRA - "Stiamo percorrendo un cammino intrapreso tre anni fa ed eravamo lontani dai vertici europei. Sono fiero di vederla crescere, ma la storia del Milan è di giocare in Champions. Siamo felici, ma non dobbiamo fermarci qui. La svolta a gennaio 2020? Con Ibrahimovic, Kjaer e Saelemaerkers siamo migliorati dal punto di vista tecnico e di carattere. Ibrahimovic non è un giocatore normale, ma un campione tecnico e morale, un modello, un punto di riferimento per un gruppo giovane come il nostro. È stato un sostegno enorme anche per lo staff”.

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