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  • Milan pratico e bello, un altro poker per lustrare l'antico blasone europeo: il sorteggio dirà dove può arrivare Pioli

    Milan pratico e bello, un altro poker per lustrare l'antico blasone europeo: il sorteggio dirà dove può arrivare Pioli

    • Gianni Visnadi
    Milan avanti forte, schianta il Salisburgo alla distanza (4-0), dopo un primo tempo di inattesa sofferenza e dopo 9 anni torna agli ottavi di Champions. Soprattutto il sorteggio – di base complicato per tutte le seconde – dirà dove può arrivare la squadra di Pioli. Austriaci aggressivi e muscolari, ma anche tremendamente ingenui e approssimativi in fase difensiva. Partono a testa bassa e a testa bassa escono dal campo, già dopo nemmeno un minuto della ripresa. Quando Krunic segna il 2-0, la partita finisce e il resto diventa accademia. Prima, tanto Salisburgo e altrettanto Milan in contropiede, l’ideale per Theo e Leao ma anche per Rebic, forte di gamba e preciso di piede, ancorché utilizzato ancora sulla destra. Milan prima pratico e poi anche bello, dopo Zagabria, un altro poker di gol per lustrare l’antico blasone europeo.

    Salisburgo giovanissimo, 21 anni e 2 mesi l’età media degli 11 di partenza, significa necessariamente tanta corsa e ugualmente poca esperienza. Valga per tutti la fotografia del gol di Krunic. C’è Rebic solo sulla fascia destra, completamente libero di calciare in mezzo all’area, dove ci sono sì 4 austriaci, 2 su Giroud, che di testa la offre al compagno, e 2 su Krunic, ma tutti incapaci di opporsi come invece sarebbe relativamente semplice. Marcature pigre, attenzione bassa.

    Vittoria bella, importante e rotonda, ma che non deve ingannare, perché lo Spezia sabato sera giocherà di certo in modo differente. Qui il Salisburgo attacca, là Gotti si difenderà e allora non sarà semplice trovare tanto spazio. Nel primo tempo, quella che va considerata la parte più vera della partita, il Milan soffre molto l’assalto austriaco, un paio di rischi li provocano gli errori di Kjaer e altrettanti li evitano i numeri di Kalulu e Tomori, ma la paura più grande è per l’intervento disperato dello stesso Kalulu in scivolata su Okafor, il Var nega il rigore al Salisburgo. Per noi, decisione corretta, ma spesso per i “varisti” di Rocchi quello è un fallo. Bene anche Tatarusanu, che per una volta non para solo quello che gli arriva a tiro di guanto, ma riesce anche a distendersi in tuffo. Tanto Salisburgo nel primo tempo, eppure già prima del riposo per il Milan ci sono un palo (di Theo), il gol segnato e un altro annullato di nulla a Giroud. Perché il Milan è più forte della squadra di Jaissle, 35 anni, più giovane di Giroud.

    Leao ha provato a mettere la firma anche su questa vittoria, e non che le sue volate non abbiano sconquassato la difesa del Salisburgo, ma l’uomo copertina stavolta è senz’altro Giroud, due gol e l’assist per Krunic. Sarebbero stati facilmente 3 se Leao non l’avesse anticipato con una virtuosa scivolata finita però sulla trasversa e se soprattutto gli avesse offerto un pallone facile, anziché incaponirsi alla ricerca di un tiro che invece non gli riesce. Pioli lo lascia in campo fino al 90’, anche lui sa che meritava la tripletta. Già 4 gol in Champions e altrettanti in campionato: Giroud s’è guadagnato col Milan la chiamata in Nazionale.

    Pioli offre un invito alla festa anche a De Ketelaere, regalandogli gli ultimi 20 minuti. Non pervenuto, nemmeno stavolta. A differenza di Messias, che invece a pochi istanti dalla fine segna un gol fotocopia rispetto a quello inutile di Torino. Da verificare le condizioni di Kalulu, che a una manciata di minuti dalla fine, chiede il cambio a Pioli per un problema fisico. Vista l’attuale condizione di Kjaer, l’ultima cosa di cui il Milan avrebbe bisogno sarebbe l’infortunio di un altro difensore.



    IL TABELLINO

    Milan-Salisburgo 4-0 (primo tempo 1-0)


    Marcatori: 14’ pt, 12’ st Giroud (Mil), 2’ st  Krunic ( Mil), 45’ st Messias (Mil).

    Assist: 14’ pt Tonali (Mil), 2’ st Giroud (Mil).

    MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu (dal 40’st Gabbia)Kjaer, Tomori, Theo Hernandez (dal 31’ st Ballo-Toure); Bennacer (dal 23’ st Pobega), Tonali; Rebic, Krunic (dal 31’ st De Ketelaere)Leao (dal 23’ st Messias); Giroud. A disp.: Mirante, Jungdal, Ballo-Tourè, Brahim Diaz, Dest, Origi, Messias, Pobega, Gabbia, De Ketelaere. All. Pioli.

    SALISBURGO (4-3-1-2): Kohn; Dedic, Solet (dal 1’ st Bernardo) Pavlovic, Wober (dal 32’ Ulmer) Seiwald, Kjaegaard, Gourna-Douath (dal 19’ st Kameri) Sucic, Okafor (dal 32’ st Koita)Adamu (dal 17’st Sesko)A disp.: Mantl, Walke, Van Der Brempt, Piatkowski, Kameri, Ulmer, Koita, Simic, Diarra, Sesko, Bernardo. All. Jaissle.

    Ammoniti: 43’pt Okafor (Sal).

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