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  • Milan, senti Bertolacci: 'Zero rimpianti, al Genoa sto bene. Con Montella...'

    Milan, senti Bertolacci: 'Zero rimpianti, al Genoa sto bene. Con Montella...'

    Lunga intervista concessa da Andrea Bertolacci a Tuttosport, nella quale parla a tutto campo: dall'addio al Milan al momento con il Genoa, con uno sguardo al futuro. Ecco le sue dichiarazioni.

    DAL MILAN AL GENOA - "Avevo voglia di rigenerarmi, di ripartire. E allora ho scelto il Genoa, che tanto mi ha dato e che tanto mi sta dando. Il biennio al Milan mi è servito come esperienza, mi spiace solo di non avere espresso tutto il mio potenziale. Ma è passata e ora cercherò di dare il melgio qui, senza rimpianti né nostalgia. Certo, la Supercoppa italiana vinta a Doha ai rigori contro la Juve resterà a uno splendido ricordo ma adesso penso solo a contribuire alla salvezza del Genoa".

    MONTELLA - "Il rapporto con lui? Molto buono. Lui non voleva che io partissi l'estate scorsa ma io gli ho spiegato che avevo bisogno di giocare con continuità. Ha capito e mi ha lasciato libero di decidere. Poi non so cosa sia successo nei mesi scorsi. Ora mi sembra che stia allenando il Siviglia in Champions League...".

    GENOA - "Come detto qui avevo trascorso tre anni molto positivi. Con Gasperini avevamo raggiunto l'Europa League, giocavamo un ottimo calcio e ci divertivamo. C'era gente come Perotti e Iago Falque, tato per fare due nomi eccellenti. Bei ricordi, insomma. Adesso è un po' diversa la situazione ma attenzione. Nonostante ciò che dice la classifica anche l'attuale Genoa è una squadra buona con valori importanti. Solo che per una serie di circostanze non siamo riusciti a raccogliere ciò che avremmo meritato. Il futuro? Per ora si chiama in un solo modo: salvezza".

    DIFFICOLTA' - "Una sorpresa in negativo? Soprattutto per noi. Ora siamo ancora coinvolti nella lotta per la salvezza e dobbiamo pensare unicamente a migliorarci e a ottenere più punti possibili. E dobbiamo farlo pensando solo a noi stessi senza preoccuparci della concorrenza o di altre cose. Il nostro obiettivo è toglierci in fretta da questa situazione".

    DA JURIC A BALLARDINI - "Sinceramente Juric mi ha voluto qui. Poi, per tutta una serie di cose, non siamo riusciti a fare bene e la situazione si è compromessa. C'erano tanti nuovi giocatori, era difficoltoso trovare l'amalgama a livello di squadra e poi c'è stata anche tanta sfortuna. Non penso che le responsabilità siano da attribuire solo al tecnico croato ma di tutti. Poi è arrivato Ballardini che avevamo già avuto in condizion simili. Stavolta, come in precedenza, ha messo a posto la difesa, rinsaldato il gruppo e gradatamente i risultatti sono iniziati ad arrivare. Ogni allenatore ha le sue idee, certo è che Ballardini è riuscito a dare solidità a tutto il Genoa".

    CRESCITA - "Quando le cose non girano per il verso giusto si incontrano pure difficoltà impreviste. Io ho avuto qualche problema fisico e comunque, quando sono rientrato ho faticato anch'io. Per fortunat tutti ci siamo ripresi e abbiamo disputato delle ottime partite. In questo finale di campionato il nostro percorso di crescita deve continuare, tutti dobbiamo dare di più, io per primo".

    PROBLEMA GOL - "Ecco, l'unica cosa che cambierei con la mia ultima stagione qui rispetto all'attuale è la prolificità in zona gol. Segniamo poco, è vero, ma i nostri attaccanti sono di qualità. Si vede che è un periodo un po' così, non vedo l'ora che il vento cambi. Io? Beh, adesso ricopro un ruolo che mi tiene più lontano dalla porta rispetto al passato. Tre anni fa era più facile per me andare a bersaglio. Ma sinceramente non m'importa ci segna purché ci si riesca e si vinca".

    ZERO PUNTI CONTRO MILAN E NAPOLI - "E fa male. Siamo usciti a testa alta da questi due confronti ma meritavamo un risultato diverso. Eppure sia con i rossoneri sia contro la truppa di Sarri avevamo creato due nitide occasioni da rete. Ma non c'è stato verso e siamo stati beffati nel finale. E' brutto raccogliere meno di quanto meriti soprattutto se poi la storia si ripete. Certo, noi dobbiamo essere più cattivi, più cinici, più spietati in area avversaria. Ma a noi non capita mai di segnare un gol fortunoso...".

    SPAL, CAGLIARI E CROTONE. E IL DERBY... - "Lasciamo un attimo da parte il derby che d'altronde è una gara a sé. Ma il trittico che ci aspetta contro dirette concorrenti è fondamentale per il nostro futuro. Possiamo toglierci definitivamente dai guai, ma guai a perdere questa occasione. E dobbiamo scendere in campo inferociti, determinati, cattivi. La Spal, il primo avversario in ordine di tempo, è squadra temibile, basta  vedere come ha giocato contro la Juventus. Ma se noi giochiamo da Genoa dal primo al 95', con in testa solo l'obiettivo tre punti, beh, credo che possiamo vincere. E sarebbe il miglior modo per iniziare il nostro tour de force".

    DERBY - "Presto per pensarci. Ma sarà bello viverlo. E' una festa per tutta la città. Ma prima ci sono Spal e Cagliari...".

    FUTURO - "Io sono in prestito dal Milan e qui sto bene. Ma fino al 20 maggio non voglio pensare ad altro se non al Genoa e alla sua permanenza in Serie A".

    NAZIONALE - "L'ho frequentata con il ct Conte, ovvio che mi piacerebbe tornarci. Ma per riuscirci devo fare bene qui, al Genoa. Quindi prima salviamoci e poi tutto quello che arriverà in più sarà ben accetto".


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