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  • Milan, sponsor da sogno| Arriva lo sceicco di Dubai

    Milan, sponsor da sogno| Arriva lo sceicco di Dubai

    Il piatto piange in via Turati, dove ci si preoccupa soprattutto di lucidare i trofei esposti in bella vista quasi a voler ricordare un’epoca che non c’è più.

    Campagna acquisti al risparmio (come lo scorso anno) in linea con la nuova politica societaria dettata dalla famiglia Berlusconi, campioni e figurine che vogliono cambiare aria, tifosi in fermento. Per non rimanere strozzato dalla crisi, ecco però una grande boccata d’ossigeno che potrà concedere ai rossoneri un lungo respiro. E magari aprire importanti scenari.

    Domani sbarca in Italia lo sceicco Ahmed Bin Saeed Al Maktoum, cinquantuno anni, capo della compagnia aerea Fly Emirates. Ma questa volta la sua non sarà una visita di cortesia: arriverà a bordo del suo nuovissimo Airbus, l’A 380 (oltre 500 posti a sedere, suites e servizi di gran lusso, un gioiellino che si vanta di essere l’aereo più grande del mondo) per consegnare al Milan quattro assegni da 15 milioni di euro ciascuno per le quattro stagioni calcistiche da qui a venire.

    Ecco perché, per l’occasione, a stendere tappeti rossi ci sarà Silvio Berlusconi in persona, e con lui il presidente dell’Adidas. A far gli onori di casa il presidente della Sea.

    L’appuntamento è per le 11.30 al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, blindatissimo per la circostanza dai servizi della sicurezza. Decine i giornalisti accreditati che assisteranno alla presentazione della nuova divisa ufficiale dei rossoneri, su cui il nome Fly Emirates prenderà il posto della Bwin, diventando di fatto il primo sponsor del club. Maggiore sarà però l’introito che entrerà nelle casse di via Turati: l’azienda delle scommesse versava 10 milioni l’anno più i premi legati ai risultati conquistati dal Milan, mentre la Emirates, oltre a garantire bonus supplementari legati al percorso in Champions, mette sul piatto 5 milioni in più. Insomma, un 'matrimonio' sportivo ma soprattutto economico che potrà solo fare bene. Addirittura nel giugno del 2009 si era parlato di una possibile scalata degli arabi (favorita da Galliani) ai vertici del club, ipotesi subito smentita dal Milan.

    Vennero fuori anche le cifre riguardo una possibile cessione di quota di minoranza, ovvero 400 milioni di euro per il 40 per cento del pacchetto azionario. Ora certi discorsi potrebbero tornare d’attualità alla luce della nuova sponsorizzazione legata alla Fly Emirates, che, tra l’altro, faceva già parte degli sponsor istituzionali del Milan.

    Il “colosso dell’aria”, infatti, era entrato nell’elenco nell’estate del 2007, versando due milioni di euro fino al giugno del 2010. Adesso il grande salto per una partnership che avrà risvolti di ogni genere. Per esempio, dal punto di vista logistico: la squadra utilizzerà gli aerei della Fly Emirates per le trasferte di Champions e molto probabilmente anche il prossimo ritiro invernale, come successo diciotto mesi fa durante la sosta natalizia, si svolgerà a Dubai, sede della compagnia aerea. Senza dimenticare la prestigiosa amichevole di sabato a Londra, nello stadio costruito dallo sceicco, contro l’Arsenal. Ma, ovviamente, l’arrivo dello sceicco è visto dal popolo rossonero come grande risorsa per le future strategie di mercato (Blasi, Lazzari, Ben Arfa e Luis Fabiano “osservati speciali”).

    Quindici milioni annui non sono poca roba se usati non in maniera scriteriata con acquisti o ingaggi assolutamente inutili, ecco perché i tifosi si aspettano un colpo a sorpresa entro il 31 agosto. Possibile ma non probabile: molto dipende da quel che succederà con Ronaldinho (tornato finalmente ad allenarsi con i compagni) il quale, al di là delle parole rassicuranti di Adriano Galliani, del Milan non ne può più. Però partirà solo in caso di offerte concrete (8-10 milioni la quotazione del suo cartellino), ed in quel caso in via Turati davvero pensano a Ibrahimovic in prestito. Perché, per dirla alla Galliani, "un piccolo va sostituito con un piccolo, un medio con un medio, un grande con un grande, un fuoriclasse con un fuoriclasse...".

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