Milan, torna Ibrahimovic: mette nel mirino la Roma. E per il futuro ha scelto: ora aspetta una chiamata

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Ritorno in Italia, una settimana dopo. Zlatan Ibrahimovic, come da accordi con il Milan, domani mattina farà rientro a Milano per continuare il percorso di recupero per l'infortunio al polpaccio rimediato durante l'allenamento del 25 maggio scorso. In questi giorni ha scelto di stare vicino alla famiglia e agli amici, di riposarsi, di gestire le energie e di fare fisioterapia, domani farà un controllo medico per capire quelle che sono le reali condizioni del soleo destro, al termine del quale sarà più chiaro il piano di rientro. L’obiettivo di Zlatan è quello di rendersi disponibile per il match contro la Roma del 28 giugno prossimo, il Milan però non vuole rischiare ricadute.FUTURO - Sul fronte futuro Ibrahimovic ha le idee chiare. La voglia di giocare è ancora molta, a 38 anni vuole sentirsi ancora protagonista, non vuole essere un peso. Se non potrà farlo al Milan, al quale è legato da un amore intenso, cercherà le condizioni migliori altrove. Da via Aldo Rossi al momento non arrivano segnali concreti, ma non è mistero che Rangnick non lo consideri prioritario. Tutto sarà più chiaro dopo il confronto con Gazidis. Non è ancora in agenda, ma potrebbe essere pianificato prima della fine del mese. Ibra aspetta una chiamata, intanto pensa al recupero. Ha ancora tanto da dare al Milan.
Penso che Ibra vada tenuto su tutti.. abbiamo già visto e toccato con mano che i giovani hanno bisogno di esempi di spessore per poter crescere, uno come Ibra è pari a Messi e Ronaldo e pochissimi altri sono i campioni di quel calibro da poter ingaggiare .. io volentieri cederei Donnarumma e anche Romagnoli se questo servisse a tenere Ibra. Ibra più un regista ed un centrale maturi 28-35 anni ancora fisicamente integri come ossatura e poi tutti giovani che vogliamo. Rangnick o meno. Altrimenti prevedo un lungo periodo di alti e bassi con il rischio che il progetto Rangnick possa naufragare prematuramente come già successo in altri casi anche qui al Milan. Ci sono giocatori forti, molto forti ma non essenziali come Donnarumma .. dietro ad un livello quasi paragonabile abbiamo Reina e Bragovic con Plizzari che pare abbia all'incirca le stesse potenzialità. Saremmo coperti. Romagnoli come Calabria, Conti, Kessie ha avuto una involuzione ed è rimasto per ora un giocatore mediocre.. purtroppo non è cresciuto a fianco ad un Baresi ma ha dovuto fare da autodidatta senza godere dell'esempio di un grande campione. Questo dovrebbe insegnare.
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