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  • Milan, tutti i clamorosi retroscena che hanno portato alla rottura con Maldini e Massara

    Milan, tutti i clamorosi retroscena che hanno portato alla rottura con Maldini e Massara

    • Daniele Longo
      Daniele Longo
    Parlare di rivoluzione non rende l’idea di quello che è successo nella giornata di ieri al Milan. Gli esoneri di Massara e Maldini sono un vero e proprio terremoto che hanno colto di sorpresa tutti, in primis la squadra che ha manifestato tutto il proprio disappunto. Alcuni tramite i social come Leão, altri chiamando in cerca di conferme. Ma in realtà la comunicazione è stata improvvisa ma la decisione di Cardinale era maturata da diverso tempo ormai.

     
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    I RETROSCENA - Cardinale e Furlani non hanno gradito le ultime scelte comunicative di Maldini con due episodi su tutti: il riferimento alla scelta di puntare su De Ketelaere e non su Dybala per il progetto societario è sembrato un attacco al CEO rossonero in quanto era stato lui a contattare gli agenti dell’argentino la scorsa estate. Anche la dichiarazione sul dare 8 alla stagione del Milan, con una qualificazione in Champions League acciuffata anche in virtù della penalizzazione inflitta alla Juve non è stata gradita affatto. Massara e Maldini hanno dato tanto per il Milan, hanno costituito una squadra e una mentalità credibile e speravano in una sintesi produttiva per il club nonostante le vedute fossero totalmente differenti ma nell’incontro di ieri Cardinale ha solo comunicato la scelta di interrompere il rapporto al direttore dell’area tecnica, non c’è stato alcun dialogo chiarificatore.

    LE ACCUSE -  Con una scelta forte, impopolare e decisa, Cardinale ha dato una dimostrazione di quello che sarà il suo modus operandi: si guarda molto al risultato ottenuto e non si darà più tanto spazio ad altre valutazioni anche legate ai sentimenti. Sotto accusa è finito il mercato insufficiente e la scelta di andare all-in su De Ketelaere. Al patron rossonero non sono andate giù anche due richieste di Maldini: maggiore autonomia sul mercato e un budget superiore ai 50 milioni stanziati. Ora si apre un nuovo capitolo che vedrà la figura del CEO Furlani ancora più operativa sul mercato con l’ausilio di Moncada che firmerà presto il rinnovo del contratto. 

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