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  • Milanmania, Berlusconi, ecco il regalo per i suoi 30 anni: un progetto vincente

    Milanmania, Berlusconi, ecco il regalo per i suoi 30 anni: un progetto vincente

    • Andrea Distaso
    E' tempo di celebrazioni in questi giorni per il 30° anniversario della vera discesa di campo di Silvio Berlusconi (nella foro di darlingtodo.com), quella che nel lontano 1986 lo portò alla guida del Milan per farne la squadra più forte del mondo. Hanno fatto in tempo ad esaurirsi almeno 3-4 cicli, non tutti vincenti allo stesso modo ma comunque pieni di emozioni. Ed è proprio perchè abbiamo ancora negli occhi le imprese che questa società ha saputo raggiungere che dobbiamo ribellarci per forza a quello che è successo in epoca più recente e a certe dichiarazioni rilasciate dal presidente rossonero nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

    BASTA PROMESSE A VUOTO - E' sembrato più il classico messaggio elettorale per recuperare lo smalto dei bei tempi andati che un messaggio programmatico per i tifosi in vista delle prossime stagioni. Tralasciando l'auspicio delle due finali di Champions League nei prossimi 5 anni, c'è un passaggio della chiacchierata con la "rosea" che ha attirato maggiormente la nostra attenzione. E' quando Berlusconi parla con fiducia del futuro prossimo parlando di un progetto basato su giovani calciatori italiani, possibilmente cresciuti nel proprio settore giovanile, e un paio di fuoriclasse per tornare a livelli di eccellenza. Se sulla prima parte, è stato intrapreso un percorso interessante, con i vari Donnarumma, Romagnoli e la speranza Locatelli, mentre sulla seconda restiamo più dubbiosi.

    SERVONO INVESTIMENTI - A che tipo di profilo pensa Berlusconi evocando la parola fuoriclasse? Parliamo sempre di giovani di talento provenienti dall'estero e che al Milan possano definitivamente affermarsi, come potrebbe essere per El Ghazi dell'Ajax o Mammana del River Plate, o si tornerà al solito "colpo" a parametro zero per mettere le mani su un giocatore sul viale del tramonto? Perchè le intenzioni sono più che lodevoli ma troppo spesso, anche nel recente passato hanno avuto poi come seguito situazioni poco edificanti. Meglio dunque mantenere un profilo basso, concentrarsi sul finale di una stagione partita malissimo e che si sta aprendo a prospettive interessanti, ma senza continuare a puntare il mirino verso Mihajovic chiedendogli la luna. Rischiamo di essere ripetitivi, ma il terzo posto resta oggi una chimera, anche dopo i risultati dell'ultimo weekend perchè abbiamo ben presente il valore della rosa del Milan e quelle delle avversarie. Sarebbe il caso invece che la società e Berlusconi in testa, indipendentemente dal tipo di Europa in cui giocherà l'anno prossimo, avessero già in mente un piano ugualmente ambizioso in vista dei prossimi per tornare a fare del Milan una delle squadre più temute e ammirate in Italia e non solo.

    @AndreaDista83

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