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  • Montella:| Fiorentina alla porta

    Montella:| Fiorentina alla porta

    Tempi  ridotti per la scelta dell’allenatore, la priorità più urgente nella fase di ricostruzione globale. Meglio conoscersi, studiarsi e poi eventualmente firmare un biennale. E se Vincenzo Montella (primo candidato) è stato capace di porre condizioni tecniche alla Roma — che poi ha virato su Zeman— è ovvio che il confronto con i viola sia stato più complesso. Ma ieri sera ci sarebbe stato un passo in avanti consistente, almeno da parte del tecnico. Bisogna però considerare che Montella è ancora sotto contratto con il Catania, al quale a titolo di risarcimento potrebbe essere girato un giocatore «gradito» in prestito. Strade percorribili, come e quando si sta definendo in queste ore (ieri l’incontro fra Pradè e Gasparin, nuovo dg del Catania).

    A Firenze c’è una squadra da ricostruire con una percentuale che sfiora le vette della rivoluzione calcistica: per questo non solo di soldi, ma soprattutto di impianto e struttura di squadra sta parlando Pradè (ieri a Milano per una riunione in Lega) con i candidati a sedersi in panchina.
    Ognugno con le sue richieste, i suoi dubbi, le sue proposte, la consapevolezza di avere una grandissima opportunità ma anche qualche migliaio di riflettori puntati addosso. Dopo Montella ci sono o forse c’erano — molto staccati — Gianfranco Zola e Roberto Di Matteo, tris più o meno blindato perché la Fiorentina si sta guardando intorno. E mentre Claudio Ranieri è nelle ultime ore accostato al Monaco, che gioca nella serie B francese, resiste più fragile l’ipotesi di un outsider all’estero che — in caso di mancato accordo con uno dei tre favoriti — possa far percorrere alal Fiorentina la strada del rinnovamento più completo.
    Montella piace anche per il suo carattere, che non è accostabile allo status di semidebuttante disposto a fiondarsi su ogni panchina, basta sia migliore di quella precedente. Pregi: ha fatto giocar bene il Catania gestendo il gruppo, ha dimostrato carattere e idee chiare anche nella fase del confronto con la società. Rischi: è una scommessa stile-Mihajlovic, dopo la breve esperienza a Roma ha allenato solo un anno. Impatto con i tifosi viola da valutare.
    Gianfranco Zola è il più semplice da raggiungere, è sotto contratto con la Federcalcio ma potrebbe svincolarsi. Grandissima carriera da calciatore, è stato vice nell’Under 21, ha allenato il West Ham (c’era Behrami) e poi è tornato in Italia per guidare l’Under 16. Ha l’espressione pulita di una persona che ha attraversato il calcio senza prenderne gli aspetti peggiori. Impatto con i tifosi: probabilmente positivo.
    Roberto Di Matteo è l’ipotesi più cool. Arriva dalla vittoria in Champions e questo fa lievitare tutto, compresi i costi, le esigenze, le prospettive. E’ al terzo posto sul podio delle possibilità, ma resiste nel quadro dei tempi medi per la scelta dell’allenatore.

    Fra le altre urgenze, le comproprietà. La Fiorentina sarà obbligata a riscattare Cassani (magari ci sarà una trattativa sul prezzo) e tenterà di prendersi tutto Lazzari nel gioco delle buste con il Cagliari. Diversa invece la posizione di Kharja, che quest’anno ha avuto molte difficoltà di ambientamento. Pradè resterà a Milano anche oggi, mentre domani sarà a Firenze.

    In tema di rinnovi interni, Andrea Della Valle ha deciso di aumentare l’area di competenza di Vincenzo Guerini, rinoscendone i meriti alla fine di una stagione così complicata. Per lui è pronto un contratto biennale.

    Secondo la Nazione il Parma ha messo gli occhi su Marco Marchionni della Fiorentina e su Afriyie Acquah del Palermo. Per il primo si tratterebbe di un ritorno, infatti non è mai stato dimenticato nel club dei ducali, mentre il rosanero sembra sia il principale candidato per la mediana, su di lui però c’è anche il Siena. Marchionni è svincolato dalla Fiorentina, dove nelle ultime stagioni non ha giocato quasi mai.


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