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  • Napoli, arriva l'Inter:| La città col fiato sospeso

    Napoli, arriva l'Inter:| La città col fiato sospeso

    • G.S.

    In 60mila al San Paolo, tutto esaurito, un altro record d'incassi pronto a cadere. E non solo: domenica con la Samp almeno altri 40mila. L'onda lunga del tifo napoletano invade Fuorgirotta, da stasera fino alla fine della settimana. In centomila, forse più, per vivere da protagonisti questo magico momento del Napoli secondo in serie A, forte, fortissimo, in lizza in tutti i tornei. Sognare la Coppa Italia si può, lo pensano i tifosi che rispondono in massa, ci crede anche Mazzarri che accende l'ambiente e la sfida di stasera, con le sue dichiarazioni che grondano voglia di rivincite, dopo la sconfitta post-natalizia di Milano in campionato.

    È questo il tema che accende il quarto di finale di Coppa Italia, match unico (chi vince va in semifinale) con i campioni del mondo per club. Leonardo di nuovo avversario, l'elegante brasiliano contro il proletario toscanaccio, i fuoriclasse di Moratti, quelli degli ingaggi milionari, contro i calciatori di De Laurentiis che invece sono tutti in fila a rispettare massimali e fair play finanziario. Tutti motivi in più per caricare di forza esplosiva la squadra di Mazzarri che presenta il Napoli migliore, con Zuniga al posto di Dossena, per giocarsi alla pari un match troppo importante per il prosieguo della stagione. La città risponde. Stasera al San Paolo o davanti alla tivù Napoli si ferma per una notte che può diventare più bella di quella con la Juve.

    A guardare i precedenti, quello proprio di Coppa Italia del '97, regala piacevoli sensazioni: era il 29 gennaio, Zanetti era già in campo e segnava ma al San Paolo il Napoli vinceva ai rigori (5-3) e volava contro pronostico in semifinale. Dopo 13 anni il calcio è cambiato, non certo la passione dei napoletani. Il Napoli farà la partita, ben attento a non lasciare spazi a gente come Eto'o e Pandev. E punterà a trovare spazio vitale nel centrocampo ospite, che a volte lascia giocare un po’ troppo. E poi il tridente azzurro, con Lavezzi in un momento d'oro, con Hamsik e con Cavani, che ha un'occasione in più per dimostrare che vale più di Eto'o. Oggi, domani, in prospettiva.

    (Leggo - Edizione Napoli)

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