Napoli, Di Lorenzo: 'Che emozione la chiamata di Mancini. Ecco perché mi chiamavano Batigol'
PRIMA VOLTA CHE MI HANNO CHIAMATO BATIGOL - "C'era un dirigente di questa società di mio fratello che era tifosissimo della Fiorentina, io ero attaccante e facevo molti gol, così mi mise questo soprannome".
PRIMO BRUTTO VOTO - "Non sono stato molto bravo a scuola, forse alle medie".
PRIMA VOLTA LONTANO DA CASA - "A 15 anni quando fui chiamato alla Reggina. Io ero alla Lucchese. Fu un'esperienza davvero bella anche se all'inizio un po' difficile.
PRIMO TATUAGGIO - "A 18 anni ho fatto con mio fratello un gladiatore sul braccio. Andando avanti mi sono riempito il corpo".
PRIMO REGALO A CLARISSA - "Ogni tanto cerco di sorprenderla, l'ultima volta le ho fatto una borsa a sorpresa. Le donne vanno matte per la borsa".
PRIMA MAGLIETTA SCAMBIATA CON UN AVVERSARIO - "Era un Reggina-Brescia, ricordo scambiai la mia maglia con quella di Budel".
PRIMA MAGLIA AZZURRA INDOSSATA - "Nel 2013 nel torneo 4 nazioni in Polonia con Di Biagio e fu una bellissima emozione e una bella esperienza".
PRIMA CHIAMATA DI MANCINI - "Ero a casa con la mia ragazza sul divano, è arrivata la chiamata, è stata una bella emozione, non me l'aspettavo, lo ringrazio e ora voglio godermela alla grande".
PRIMA ESULTANZA IN NAZIONALE - "Nel 2006 nell'anno dei Mondiali: ero coi miei amici, vedevamo le partite tutti insieme, è stato veramente bellissimo"