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  • Napoli e Milan alla pari, ma Gattuso vincerà per due motivi. Azzurri primi avversari dell'Inter per lo scudetto

    Napoli e Milan alla pari, ma Gattuso vincerà per due motivi. Azzurri primi avversari dell'Inter per lo scudetto

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Nel clou di giornata, collocato in coda ad un turno assai ordinario, Napoli e Milan si schiereranno con lo stesso sistema di gioco (il 4-2-3-1), ma a trarne vantaggio sarà il Napoli. Se è vero, infatti, che a Gattuso manca Osimhen è altrettanto vero che potrà riproporre Mertens nel ruolo che gradisce di più, ovvero quello di centravanti, un’invenzione di Sarri che i numeri si sono incaricati di esaltare. Mertens ormai è un centravanti anche nella testa e sarà supportato da Insigne a sinistra, Politano a destra e Lozano in mezzo. Il messicano ha già giocato da suggeritore, ma quel che prevedo è che spesso si scambierà la posizione con il belga, togliendo così punti di riferimento alla difesa milanista. 

    Nella stessa collocazione di Mertens, il Milan presenta Ibrahimovic, il prototipo di peso e centimetri da scagliare su ogni pallone. Il Napoli, che davanti giocherà con giocatori veloci e guizzanti, immetterà la forza fisica a centrocampo con Bakayoko, un ex rossonero che oggi è diventato l’àncora dell’equilibrio della squadra di Gattuso. Prevedibile un duello gladiatorio con Kessie, per caratteristiche il più vicino a Bakayoko. Sarà certamente una bella partita perché entrambe le squadre privilegiano la ricerca del possesso e, se non proprio il dominio, almeno l’iniziativa. La specularità del modulo le rende simili anche nello sviluppo della manovra e nella fase difensiva

    Dal punto di vista tecnico, cioé della cifra qualitativa, Napoli e Milan si equivalgono. Il primo perché, a mio giudizio, ha una rosa più vasta ed equilibrata. Il secondo perché ha una sola assenza pesante, quella di Leao che, comunque, sarà sostituito da Rebic. Per quale ragione, dunque, preferisco assegnare al Napoli più chances che ai rossoneri? La spiegazione è riconducibile all’assenza di Pioli e Murelli in panchina. E’ vero che l’allenatore è fondamentale durante la settimana, ma questa volta ci sarebbe stato bisogno del tecnico titolare, visto che la partita si colloca al rientro di una lunga pausa per le nazionali con i giocatori presentatisi nelle rispettive sedi di allenamento a meno di 48 ore dalla gara. Il punto non è stabilire se Bonera sia all’altezza di Pioli, ma casomai constatare che l’intero staff tecnico è stato drasticamente ridotto, azzerando gerarchie e punti di contattato. Ora è vero che Ibrahimovic è una sorta di allenatore in campo, ma il problema è tutto ciò che c’è stato prima della partita. E Bonera, da solo, o con pochi collaboratori, ha potuto svolgere un lavoro ridotto su tempi ridotti. Già per preparare la partita con il Napoli c’era poco tempo, figurarsi nel momento in cui viene a mancare l’allenatore titolare.

    Il Napoli, invece, ha più assenti in campo (Ospina, Osimhen, Hysaj), ma più compattezza fuori. Gattuso non è il miglior tecnico del mondo, sta di fatto, però, che dalla stagione scorsa ad oggi, ha sempre fatto crescere la squadra, raggiungendo anche il successo in Coppa Italia. Il Milan non ha mai perso, anche se ci è andato vicinissimo con il Verona, il Napoli è stato sconfitto dal Sassuolo in casa. Tuttavia Gattuso mi sembra che attrezzi più adeguatamente la sua squadra negli scontri diretti. Il Napoli non è compatto solo quando gioca, si difende o riparte, ma anche quando deve affrontare difficoltà impreviste o imprevedibili, vedi la partita non giocata con la Juve. Quella decisione, condizionata da un’ordinanza dell’Asl, è costata un punto sicuro (quello di penalizzazione) e tre probabili (il Napoli era in forma e la Juve di Pirlo ancora in allestimento). Eppure il Napoli ha sempre vinto, tranne, appunto, con il Sassuolo. Senza il pasticcio-Juve adesso probabilmente sarebbe in vetta, dove può arrivare questa sera battendo il Milan. Più che prevederlo, me lo aspetto. Il Napoli, infatti, oggi è la prima alternativa all’Inter, la mia favorita da sempre per la vittoria dello scudetto.

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