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    Napoli, Maksimovic bocciato

    Napoli, Maksimovic bocciato

    • Giovanni Scotto

    Un tira e molla lungo un anno e mezzo e un lieto fine arrivato sul filo della sirena. L’ultimo colpo di una campagna acquisti importante per il Napoli, completata dall’affare Maksimovic. Venticinque milioni al Torino per convincere Cairo e per consegnare a Sarri un centrale di sicuro affidamento. Il simbolo di una “rivoluzione tecnica” votata al miglioramento complessivo della rosa, non ha fin qui trovato spazio, nonostante i problemi avvertiti (e poi smaltiti) da Albiol, fuori dai giochi per oltre un mese e mezzo. Non doveva giocare nemmeno a Firenze, ma l'infortunio di Chiriches gli ha dato l'inaspettato spazio, che però non ha sfruttato a dovere.

     

    Avrà subito un'altra chance con la Sampdoria (Albiol e Koulibaly assenti, Chiriches, per l'appunto, alle prese con problemi fisici) per rispedire al mittente le critiche relative al costo del cartellino non è stata sfruttata appieno dal difensore serbo, reduce da sette panchine di fila in campionato. Tolta la partita di Firenze, l’ultima apparizione in serie A risale al 23 ottobre 2016, in occasione della fruttuosa trasferta di Crotone, coincisa con il primo gol in azzurro. Al di là della rete in Calabria e considerando anche la Champions League, nelle sei gare sin qui giocate, Maksimovic non ha mai convinto del tutto, tanto da essere sorpassato da Chiriches, partito come quinto difensore nelle gerarchie di inizio stagione e divenuto, un po’ a sorpresa, la prima alternativa della collaudata coppia formata da Albiol e Koulibaly.

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