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  • Napoli, quattro ginocchia rotte in un anno e quei rinnovi 'maledetti'

    Napoli, quattro ginocchia rotte in un anno e quei rinnovi 'maledetti'

    • Giovanni Scotto
    Quando le ginocchia dei giocatori azzurri fanno “crack”. È il quarto infortunio di questo tipo che il Napoli patisce nel corso dell'ultimo anno. Risale all'inizio della scorsa stagione lo stop di Giandomenico Mesto: “solo” una lesione al crociato per lui, fortunatamente scongiurando la necessità di un intervento chirurgico, ma furono comunque necessari quattro mesi di stop.

    ERA SOLO L'INIZIO - Proprio poco dopo il ko di Mesto, anche Zuniga finì sotto i ferri per eliminare alcune calcificazioni risalenti a un vecchio intervento. L’arto era già malandato e dolorante, e l’operazione non servì a molto, visto che il colombiano è poi rientrato addirittura sette mesi dopo. Proprio il tempo che ci vorrà per vedere Lorenzo Insigne in piena forma, come a Firenze prima di farsi male: per l’attaccante il problema è una più “classica” rottura del crociato, con relativo intervento chirurgico.

    ANNO DA DIMENTICARE - In quest'anno solare un altro ginocchio si è rotto: è quello di Rafael Cabral, che lo scorso marzo si infortunò durante Swansea-Napoli, sedicesimi di finale di Europa League. Un problema simile a quello di Insigne, perché il portiere brasiliano atterrò col piede mal messo e si fece male da solo. Per lui lesione e non rottura, con intervento chirurgico, ma non è cambiato molto: i mesi di stop sono stati quasi cinque, e Rafael si è presentato in condizione già nel ritiro di Dimaro a luglio, anche se la forma migliore si sta vedendo, forse, solo adesso (circa sei/sette mesi per il recupero completo). Un altro dato inquietante accomuna questi due gravi infortuni: pochi giorni prima di farsi male, sia Zuniga che Insigne hanno rinnovato i loro contratti. Il colombiano firmò lo scorso autunno il prolungamento fino al 2018, con innalzamento dello stipendio fino a 3 milioni di euro.

    FIRME SCARAMANTICHE - Poi cominciarono i problemi al ginocchio (che tra l’altro si stanno riproponendo proprio adesso) e uscì di scena per quasi tutta la stagione. Anche Mesto, in questo caso però dopo l'infortunio, ha sottoscritto un nuovo contratto. Insigne, invece, aveva rinnovato il suo accordo col Napoli proprio la settimana scorsa: impegno col club azzurro fino al 2019 e con un aumento di stipendio (alzato sino a 1,2 milioni di euro a stagione). Un’occasione per festeggiare, ma la gioia è durata poco. Un autunno maledetto per il Napoli, che deve fare i conti con rinnovi e infortuni. E adesso si parla di nuovi contratti anche per Mertens e Hamsik. Cosa faranno?
     

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