Napolimania: caro De Laurentiis, non trattare i tifosi da clienti. Non otterrai l'amore che cerchi
L'EMPATIA. Il circuito che viene alimentato da queste frasi, da queste esternazioni è sempre lo stesso: ADL è un grande imprenditore, ha fatto grande il Napoli, ma... C'è sempre un ma, c'è sempre un nodo: il calcio si muove sulla passione di chi lo ama. Così facendo, non trattano i tifosi da appassionati ma da clienti: ti faccio sconto, ti porto buoni risultati, sono un prodotto che funziona, perché non mi compri? Perché un cliente, dopo che per anni ha speso tanto, ha anche il diritto di volere di più, di chiedere qualcosa di diverso da quello che ha già avuto. In fondo, compra un prodotto, con un venditore anche risentito che questo prodotto possa non piacere più come prima. Se, al contrario, non ci fossero queste dichiarazioni, se ci fosse empatia con i sentimenti espressi da una piazza, se il Napoli fosse portato, concretamente, nelle case dei napoletani, allora cambierebbe tutto. Napoli ha un tifo identitario, come quello del Borussia Dortmund o ancor di più dell'Athetic Bilbao. Il napoletano deve sentirsi coinvolto, trascinato ed accarezzato: può anche non vincere, a quel punto, ma si sentirà parte di un grande meccanismo teso ad esaltare la sua terra ed il suo orgoglio. E non guarderà più a chi ci guadagna cosa.