Napolimania, che senso ha provarci se poi le regole non valgono per la Juve?
MILIK E L’ONERE DELLA PROVA. Provo a dedicare qualche parola anche alla gara. Cerco di esser coerente su Milik: ottimo attaccante, troppo altalenante. Fino alla punizione, a Cagliari, gara da 5 in pagella: colpisce una traversa, con una dose di sfortuna che condisce il tutto. Poi, la gemma. La dimostrazione che i colpi li ha, che può fare il salto, che ha la potenza, la tecnica ed il senso del gol. Il centravanti deve avere il killer instinct, deve essere uno come Mandzukic, trascinante e determinante. Milik, in una squadra con una iper-produzione offensiva come quella del Napoli, per quelle che sono le sue skills, può fare ancora di più, ancora meglio. Nella stagione dove la dea bendata sembra finalmente assisterlo dal punto di vista fisico, ora sta a lui spegnere le voci e dimostrare che al Napoli, per i prossimi anni, serve, al massimo, un centravanti di riserva. Ha l’onere della prova, Arek: ora che Liverpool è alle spalle, deve avere la personalità del 91’ a Cagliari, prendendosi le responsabilità che le sue spalle larghe possono portare per consacrarsi come uno dei migliori al mondo.