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  • Napolimania: è tornato Osimhen, Calzona sogna i quarti di Champions. Ma che caos in panchina

    Napolimania: è tornato Osimhen, Calzona sogna i quarti di Champions. Ma che caos in panchina

    • Giovanni Annunziata
    Ci sono voluti ben sessanta giorni ma finalmente è tornato Victor Osimhen. Nella serata più importante e delicata, visto il momento che sta attraversando il Napoli. E, attenzione, non è che abbia giocato una gran partita. Anzi, il centravanti nigeriano, è stato in ombra ha avuto difficoltà per quasi tutta la gara. Però poi la sua zampata è arrivata, il suo gol ha fatto esplodere il Maradona quando ha fatto un bel lavoro da classico numero nove, mandando Inigo Martinez al bar fuori lo stadio e segnando un gol che oggi può diventare davvero pesante. Il Napoli si può godere Osimhen, lo fa anche il nuovo allenatore, Francesco Calzona. Che mai si sarebbe aspettato una settimana fa di trovarsi in questa situazione, essendo "solo" il ct della Slovacchia. E invece eccolo travolto dagli eventi, protagonista di avvenimenti così veloci che probabilmente ancora deve rendersi conto di ciò che sta accadendo.

    L'avvicinamento al Barcellona è stato incredibile. C'è il caos in panchina che ha generato ancora una volta Aurelio De Laurentiis. La sua gestione post scudetto non è stata delle migliori. Ha commesso degli errori, lo ha ammesso ed è arrivato ad assumere il terzo allenatore in una singola stagione. Da non credere il fatto che lunedì Mazzarri abbia guidato l'allenamento della squadra e nel frattempo il presidente si muoveva in prima persona per assumere Calzona che è arrivato di corsa per rispondere presente ad un ottavo di finale di Champions League. Due giorni per lavorare con il suo nuovo gruppo, senza l'opportunità di approfondire nulla. Però il neotecnico azzurro non ha accettato compromessi, fin dalla vigilia: "Non firmo per il pari, assolutamente no. Siamo il Napoli, siamo forti e giochiamo in casa". Idee ben chiare, ovviamente non si poteva pretendere nulla senza il tempo materiale a disposizione. Alla fine è riuscito a strappare l'1-1 al suo esordio in Europa. Tutt'altro che scontato, visto ciò che è successo nell'ultimo periodo, vista la folle corsa contro il tempo.

    Si iniziano a fare complimenti a metà a Calzona. Chiaro che non sia un Napoli già guarito, già bello e pronto e non potrà neanche diventare il Napoli di Spalletti. Di magie non se ne fanno. Però ci può essere un lavoro che deve vedere coinvolti tutti. Coinvolgimento che c'è con le sostituzioni, quando in campo ci vanno Lindstrom e Tourè con la giusta convinzione (tirando fuori Kvara). Quando Osimhen segna e viene immediatamente sostituito per avere la freschezza del Cholito Simeone. L'importanza del gruppo, è questo che vuole trasmettere Calzona ai suoi ragazzi. Andando oltre un Barcellona che non vive un momento d'oro però resta pur sempre una squadra ricca di talento, di qualità, con un allenatore che conosce a memoria l'ambiente ed è lì da tre anni. Al ritorno tra tre settimane sarà battaglia in Spagna, c'è poco da dire. Però Calzona può sognarli davvero questi quarti di finale di Champions League. Il risultato non preclude nulla. Assolutamente. Sarà dura, è chiaro, perché servirà vincere a Montjuic, ma allo stesso tempo sarà stimolante per tutti, una vetrina importante e soprattutto ci arriverà un Napoli più preparato con le idee del nuovo allenatore arrivate a destinazione. O perlomeno si spera. A Calzona l'arduo compito di risollevare le sorti azzurre. Si riparte (di nuovo) da qui.

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