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  • Napolimania: | Il 2012 ci dirà chi è il Napoli
Napolimania: | Il 2012 ci dirà chi è il Napoli

Napolimania: | Il 2012 ci dirà chi è il Napoli

Il miglior augurio che il Napoli possa farsi è ripetere il 2011. I tifosi azzurri non vivevano un anno dal genere sin dai tempi del grande Diego Armando Maradona. Sicuramente nella gestione De Laurentiis, il club partenopeo ha avuto il merito di arrivare il più in alto possibile dopo gli anni d'oro. Da gennaio a maggio scorso, nel massimo torneo italiano, la squadra di Mazzarri ha stupito tutti incassando successi a go go che hanno aperto le porte della Champions League. Fino ad un certo punto Cavani e compagni si sono giocati addirittura lo scudetto con il Milan. Il terzo posto finale, però, è stato il massimo per un gruppo che è stato secondo solo alle milanesi mentre ha lasciato indietro Udinese, Roma, Juventus, Lazio e Fiorentina. Tutte formazioni meglio organizzate che avrebbero potuto tranquillamente approdare nell’Europa che conta. Fortunatamente non ci sono riuscite perché la vetrina internazionale è toccata al Napoli. Va detto che Mazzarri e i suoi se la sono meritata grazie a delle ottime prestazioni e importanti successi.


Sul mercato, si era cominciato il 2011 con gli arrivi 'invernali' di Mascara e Ruiz, si è proseguito con un mercato estivo frizzante all’insegna del colpo Inler, e si è chiuso con l’arrivo di Vargas a fine dicembre. Il mercato del Napoli di questo 2011 si chiude decisamente col segno positivo: forse, la parentesi dello scorso gennaio è stata la meno indovinata. Sulla carta, Mascara e Ruiz rappresentavano innesti importanti, ma il siciliano ha trovato davvero poco spazio (non per colpa sua) ed ha finito col ritrovarsi ai margini del reparto offensivo. Discorso analogo per Ruiz, che considerato una promessa, è stato ceduto soltanto dopo sei mesi. Poco feeling col modulo di Mazzarri, e un ambientamento troppo a rilento hanno fatto cedere De Laurentiis, che lo scorso luglio lo ha venduto al Valencia guadagnando un’ottima plusvalenza. In estate invece, sono arrivati tanti giocatori: Inler, su tutti, è stato l’acquisto più importante. Sofferto, corteggiato, pagato (un bel po’) ed infine azzurro convinto con tanto di presentazione ad effetto. Inler è stato l’acquisto di grido, ma gli arrivi di Fernandez e Dzemaili non vanno sottovalutati.

Calciatori che rappresentano investimento, e nel caso dell’argentino giovani di valore. Più complicate le situazioni legate agli ingaggi di Chavez, Santana e Fideleff, due “oggetti” misteriosi che non si sono proprio visti (l’attaccante) o che hanno giocato poco, e quando lo hanno fatto non sono riusciti ad entusiasmare (il difensore e il centrocampista). Sfortunati invece gli acquisti di Britos e Donadel: erano due pezzi forti della campagna acquisti estiva,  ma entrambi hanno fatto i conti con dei noiosi infortuni. Fortunatamente  entrambi sono sulla via del recupero, e rappresentano due veri rinforzi del mercato di gennaio. Una parentesi invernale che vede il cileno Edu Vargas come primo acquisto di rilievo: un attaccante che è una promessa.

L’apoteosi del 2011 è stata la qualificazione agli ottavi di Champions League. Dato per spacciato già ai sorteggi per la fase a gironi, il Napoli ha fatto una vera e propria impresa lasciando di stucco il Manchester City milionario di Roberto Mancini. Doveva essere una gita nell’Europa che conta ed invece è stato tutt’altro. Gli azzurri hanno praticamente dominato cedendo solo alla forza del Bayern Monaco. E per di più all’Allianz Arena. Sì perché al San Paolo anche i panzer si sono dovuti arrendere al calore del San Paolo. Si sono accontentati di un pareggio dopo aver dominato in lungo e in largo sia in Champions che nella Bundesliga. La partita perfetta gli azzurri l’hanno giocata con il Manchester City, sia all’andata che al ritorno. Il protagonista è stato in entrambe le gare Edinson Cavani. Il Matador aprì le marcature in Inghilterra e siglò una doppietta a Fuorigrotta. Fu un uno due tremendo per i britannici che si videro sfuggire incredibilmente il secondo posto valevole per il passaggio del turno.

Sembrava tutto fatto ed invece contro il Villarreal ci voleva un’altra grande prestazione per poter tenere lontano il City. Al Madrigal, che l’anno scorso fu fatale ai sedicesimi di Europa League, il Napoli scese in campo molto teso e dovette aspettare il secondo tempo per poter diventare padrone del campo. Un gol dalla distanza di Inler e un taping di Hamsik decisero l’incontro e aprirono le porte degli ottavi. Ottavi che si giocheranno il 21 febbraio e 14 marzo prossimi. L’avversario sarà il Chelsea.

Purtroppo per concentrarsi troppo sulla Champions la prima parte del nuovo campionato non ha sorriso al Napoli. La Mazzarri band ha perso troppi punti per strada, soprattutto con le piccole. Eppure aveva iniziato bene rifilando tre gol sia al Milan che all’Inter. Poi ci sono stati gli incidenti di percorso con Chievo, Parma e Catania. Senza dimenticare gli scialbi pareggi con Fiorentina, Atalanta e Novara. Fortunatamente, dopo la sconfitta con la Roma in casa, c’è stata la goleada nell’ultima partita dell’anno con il Genoa. È proprio dai sei gol rifilati al Grifo che bisognerà ripartire il prossimo otto gennaio. L’appuntamento è in Sicilia per affrontare il Palermo. Per il momento il 2011 è stato fantastico, la speranza è che ci si possa ripetere anche nel nuovo anno.


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