Quando lo scorso luglio uscì la notizia che il Napoli avrebbe schierato due formazioni, una per il campionato e l'altra per l'Europa League, questa novità fu accolta con interesse ma anche con un pizzico di scetticismo. Tuttavia non era giusto giudicare l'iniziativa prima del tempo, e la decisione del Napoli, di natura inedita, è stata considerata con rispetto da tutti gli organi di formazione. Le cose sono andate così: quando De Laurentiis ha deciso di non dare alcuna importanza alla coppa europea (come del resto dice spesso e volentieri, anche pubblicamente), Mazzarri ha proposto un concetto che si riassume in questo modo: 'Allora tanto vale fare due squadre. Così non perdiamo punti in campionato'. La decisione è stata avallata dalla società, che allo stesso tempo ha fornito al tecnico dei giocatori validi per rinforzare la panchina.

Tuttavia questa decisione non solo rappresenta un singolare precedente, ma è anche illogica: quando mai si sono viste formazioni che affrontano una coppa europea con la squadra B? A questo punto, tanto vale, dividere i gruppi e farli allenare a parte, magari facendogli giocare delle amichevoli, e perché no, guidate da un altro tecnico. La squadra è una, il Napoli. Il gruppo è uno solo e indivisibile. Allora perché snaturare l'essenza della squadra? Per carità, se l'esperimento fosse riuscito, tanto di cappello. Ma oggi si può dire che sicuramente la società ha sbagliato ancora, sottovalutando molto un girone che si riteneva facile. Nessuno (compresi gli organi di informazione) aveva considerato la bravura del Dnipro, oggi capolista del gruppo F a punteggio pieno.

La sciagurata strategia della doppia squadra non solo rovina l'immagine del Napoli in Europa, e il ranking italiano, ma toglie motivazioni a queste 'seconde linee', che vanno in campo con l'eco delle parole di un tecnico che non sa più che termini usare per dire che l'Europa League non gli interessa. E ancora più forte l'eco di quelle del presidente: 'Europa League inutile, che non fattura', e chi più ne ha più ne metta. Questo Napoli 2 è allestito male: i non titolari possono anche essere validi, ma non se giocano tutti assieme. E' chiaro l'esempio di Insigne: pessimo quando ha giocato con Vargas (il cileno un fantasma) e molto meglio quando ha potuto interagire con Cavani e Pandev. In ogni caso il Napoli è ancora in corsa, grazie a tanta fortuna: c'è ancora tempo per rimediare e rivedere queste scelte. Purtroppo De Laurentiis non ha considerato che i tifosi l'Europa League non la snobbano affatto: le maglie tirate dietro ai giocatori sono un messaggio soprattutto per lui.