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  • Napolimania: la scelta di Orsato e quella macchia che non si cancellerà. Mai

    Napolimania: la scelta di Orsato e quella macchia che non si cancellerà. Mai

    • Marco Giordano
    Sabato saranno trascorsi 490 giorni esatti: da quel maledetto Inter-Juventus, arbitrato da Orsato, con Valeri al VAR. Dopo lo scempio della mancata espulsione di Pjanic, con una direzione di gara che definire estremamente opinabile è edulcorante per quanto si vide in campo, Orsato viene designato per Juventus-Napoli, post polemiche a Firenze, a seguito il presunto 'caso-Mertens'. Un qualcosa di sconcertante, perché doveva esser visto dalla VAR. Se era necessario, è arrivata la dimostrazione di come la classe arbitrale del futuro non sia ancora pronta, di come non ci siano ancora personalità e spessore in molti fischietti per affrontare certe sfide. Le colpe dell'AIA, in tal senso, sono enormi: non ha allevato quella schiera di soggetti capaci di emulare personalità come quella di Collina o di Cesari, tanto per fare alcuni nomi che sono sempre stati estranei a rumors. La sensazione forte è quella che Nicchi abbia gerarchizzato la sua associazione, facendo divenire la sua presidenza un ordine da rispettare, ma senza creare quel margine di criticità che sviluppa le personalità.

    NON È UN RISCATTO. Anche se Orsato, come spero e presumo, sarà perfetto in questa gara, se 490 giorni dopo non avrà sviste di nessun tipo, se 490 giorni dopo saprà interpretare il VAR come meglio non si possa fare, se 490 giorni dopo sarà capace di condurre in porto un big match senza il codazzo di giustissime polemiche, non servirà a cancellare la macchia che, per sempre, segnerà, la sua carriera. E non credo, francamente, di esser l'unico a pensarla così: sarebbe meraviglioso sapere cosa scrisse, quella sera del 28 aprile, l'organo tecnico presente al Meazza: ovvero cosa scrisse l'arbitro inviato dall'AIA per giudicare Orsato. Dal parere tecnico al voto alla presetazione, dal giudizio sulla personalità nell'arbitraggio alla condotta di gara. Perché questi documenti non sono pubblici, perché a milioni di appassionati che hanno sofferto non è dato modo di sapere perché vengono prese certe decisioni. Perché ai tifosi della Fiorentina non è stata data la chance di sapere perché è stato fischiato il rigore a Mertens, perché ai tifosi del Napoli è stato negato il diritto di conoscere perché un arbitro ha condizionato la corsa allo scudetto della loro squadra? Quando la trasparenza in seno all'AIA sarà realtà, senza sporadiche interviste che contribuiscono solo ad avvelenare il clima, allora ci sarà la possibilità concreta di fare uno step vero per forgiare una classe arbitrale indipendente, senza pressioni e con il giusto spessore per esser un vanto europeo. Ma, anche se dovesse accadere tutto questo (e ne dubito fortemente), niente toglierà la macchia ad Orsato. Niente.

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