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  • Nocerino è sicuro: 'Non capisco i dubbiosi, Ibra risolverà i problemi dell'attacco'

    Nocerino è sicuro: 'Non capisco i dubbiosi, Ibra risolverà i problemi dell'attacco'

    Undici gol nel 2011-2012, nel primo anno al Milan: parliamo di un attaccante? No, di Antonio Nocerino, che con i rossoneri divenne un centrocampista con il vizio della rete. Merito soprattutto di Zlatan Ibrahimovic, che ne premiava gli inserimenti. Attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport, Nocerino racconta: "Ci siamo sentiti, ma giuro che non abbiamo affrontato il discorso mercato, scelte troppo personali. Una cosa però la posso garantire: se Zlatan ha accettato la proposta del Milan è perchè crede nella sfida di rilanciare un gruppo così giovane. Lo renderà competitivo, vedrete, per tentare di tornare in Europa e per fare strada in Coppa Italia".

    SULLO SPOGLIATOIO - "Chi lo vedrà entrare si ricorderà di cosa significa essere al Milan. Bergamo ha messo i giocatori di fronte all'evidenza: bisogna rimboccarsi le mani e alzare il livello, Ibra renderà la cosa immediata".

    SULL'ETA' - "Rischio? Se il 38enne è Zlatan no. Non capisco i dubbi i tifosi e osservatori, per un campione come lui l'età è solo un numero: mentalmente e atleticamente sta benissimo, e arriva da un campionato molto fisico come la Mls, gli basterà qualche settimana per tornare al top".

    SE FA ANCORA LA DIFFERENZA - "Certo, anche perchè nelle difese di A non giocano più i Maldini e i Cannavaro...Non so quanti gol farà, ma ne farà e l farà fare. Risolverà i problemi dell'attacco".

    SU COSA PORTERA' AL MILAN - "Competitività, già in allenamento: Zlatan si infuria anche se perde una partitella. Personalità, sarà un bel 'test' per i compagni, perchè se non hai abbastanza carattere non puoi giocare con lui. E qualità: è un fuoriclasse che riesce a migliorare il rendimento di tutto il gruppo".

    SU PIATEK E LEAO - "Con Zlatan non esistono problemi di compatibilità, l'importante è che attorno abbia gente di gamba che si butti dentro senza palla. Il sistema di gioco lo decide l'allenatore, ma per me è tutto molto chiaro: prima dai una maglia a Ibra, poi aggiusti il resto".

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