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  • Non si vende Pogba!

    Non si vende Pogba!

    • Gianluca Minchiotti

    Quando al minuto 78' di Juventus-Sampdoria Paul Pogba ha realizzato con un gran destro dalla distanza il gol del 4-2 per i bianconeri, mettendo in cassaforte il 12esimo successo consecutivo in questo campionato, allo Juventus Stadium si è levato forte il coro "Non si vende Pogba!", proseguito poi per i minuti successivi. 

    Sarà questo il leitmotiv dei prossimi mesi del mercato della Juve: da una parte le offerte, che arriveranno, sempre più importanti, per il 20enne talento di Lagny-sur-Marne; dall'altra, il club campione d'Italia, fortemente intenzionato a tenere il centrocampista ex Manchester United, ma senza trascurare i conti, e con la consapevolezza che certe cifre non si possono rifiutare a lungo; in mezzo, i tifosi della Juventus, che non ne vogliono sapere di perdere dopo due sole stagioni il fenomeno che li sta facendo impazzire di gioia.

    La Juventus, i tifosi, le offerte (del Psg, del Manchester City, di chissà quali altri grandi e danarosi club d'Europa) e il momento giusto per vendere Pogba, momento che, alla Juventus lo sanno, non è questo. Non è quest'anno. Sia per godere ancora, almeno anche per la prossima stagione, della sua forza. Sia perché per un giocatore di quell'età e di quel talento, il valore di mercato non potrà far altro che aumentare, almeno per altri due o tre anni. L'esempio è Gareth Bale: per il cartellino del gallese, il Tottenham nel 2012 rifiutò 50 milioni di euro, per poi venderlo un anno dopo al doppio di quella cifra al Real Madrid. Dunque, non si vende Pogba: perché nel 2014 non avrebbe senso, nè dal punto di vista tecnico nè da quello economico.  

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