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  • Novara in B:|Condanna in arrivo

    Novara in B:|Condanna in arrivo

    E’ la settimana della matematica. Il destino è segnato, resta solo da capire quando la retrocessione sarà cosa fatta. Nelle mani di Lazio e Juve c’è il futuro del Novara, che entro domenica darà con molte probabilità il suo arrivederci alla serie A. Mercoledì, alle 12,30, al Piola arriva la Lazio. Tanti stimoli per la squadra di Reja, che si sta giocando le possibilità di arraffare un posto nell’Europa che conta. Se vuole prolungare la sua favola, il Novara deve vincere, e non è una novità. Cinque giornate alla fine significano 15 punti ancora in palio. Tra gli azzurri e il Lecce ce ne sono dieci, uno più in là il Genoa in caduta libera, poi Cagliari, Fiorentina e Atalanta. Se al termine del turno infrasettimanale il distacco fosse ancora questo, il Novara sarebbe ancora in serie A. Se invece la differenza salisse a 12, ci sarebbero da fare ragionamenti più complicati. La squadra di Tesser è in svantaggio sul Genoa negli scontri diretti, mentre ha uno score di pareggio con il Lecce. In caso di pari punti, bisognerebbe valutare la differenza reti. Ma è fantasia, gli azzurri dovrebbero vincere sempre e gli avversari non portare a casa nemmeno un pari.


    Guardando le statistiche difficile immaginare stravolgimenti: il Novara è riuscito solo una volta a collezionare due successi di fila, in casa contro l’Udinese e la domenica dopo a Siena. Piuttosto, i rimpianti sono all’inizio del campionato. Il pari di Bergamo e il 3 a 3 in casa con il Catania, tra la quinta e la sesta giornata. Stagione appena iniziata, vero, ma per una squadra che si gioca la salvezza ogni punto è oro. Allora il Novara era quattordicesimo a quota cinque. Davanti per esempio al Bologna, fermo a uno e appaiato al Siena. Quei due pareggi potevano in realtà essere un bottino pieno e dare una grande boccata di ossigeno. Poi sono arrivate le difficoltà: quattro sconfitte e due pareggi nelle successive sei gare, prima dell’inverno rigido che ha condannato Tesser e Mondonico. Lo zero a zero in casa con il Lecce alla decima di ritorno ha messo fine alla rincorsa disperata. Anche in quella gara ci sono rimpianti, ma alla lunga i salentini hanno dimostrato un altro passo. Se mercoledì la scampa, domenica alle 15 arriva la Juve a caccia dello scudetto. Gli ultimi tre ostacoli si chiamano Fiorentina, Cesena e Milan. Abbordabili i romagnoli, che come il Novara aspettano solo il giorno del giudizio. Attenzione invece ai viola, che potrebbero essere ancora a rischio. All’ultima i rossoneri a san Siro, con la consolazione di terminare l’annata del ritorno in A alla Scala del calcio.


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