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  • Novara, l'usato sicuro:| 'Gli altri? Un cantiere'

    Novara, l'usato sicuro:| 'Gli altri? Un cantiere'

    Il secondo posto alle spalle del Siena, dopo il convincente successo sul Livorno, procura grande soddisfazione in casa novarese ma nessuno perde la testa. Non c’è una consegna precisa ma tutti tengono un profilo molto basso incominciando dal vertice, dal patron Massimo De Salvo: «Questa posizione ci fa piacere sicuramente ma non mi sentirete mai dire che abbiamo cambiato idea sui nostri obiettivi. Poi con il nostro realismo pragmatico aggiungo che è sempre il campo a fare la storia».

    Già, il campo dice che oggi, per una buona mezz’ora, la matricola Novara ha dominato il blasonato Livorno mancando almeno 3 palle gol, e finendo con incassare una rete, in contropiede, in chiusura di tempo. Nella ripresa gli azzurri sono tornati in campo decisi a rimettere subito la gara in carreggiata. Ci ha pensato Rigoni, un piccoletto, a siglare, di testa, il pareggio su calcio d’angolo. Poi Tesser ha giocato il suo jolly: Gonzalez e in quattro minuti, dal 19’ al 23’, ha vinto la partita. Motta e l’argentino hanno siglato due gol molto belli tutti di prima intenzione. Alla mezz’ora Bertani ci ha messo il sigillo con il Livorno ormai in barca. «I ragazzi dimostrano una compattezza ed una qualità tecnica invidiabili - aggiunge De Salvo -. Noi veniamo dalla C1 e abbiamo mantenuto la nostra intelaiatura, siamo già una squadra. Altri, invece, sono ancora dei cantieri aperti. Guai a illudersi. Il Torino? No, nessuna rivalsa sui granata, ci mancherebbe. Avevamo giocato bene anche al Comunale».

    Motta, il migliore dei suoi, un giocatore in crescendo, è convinto che l’affiatamento e il gruppo, in questo momento, fanno la differenza. «Ci mancavano giocatori importanti come Ludi, Morganella e Porcari ma l’equilibrio della squadra non ne ha risentito. È un bel segnale anche in proiezione futura. Vuol dire che il gruppo è sano, coeso, ci portiamo dietro l’entusiasmo della promozione con la consapevolezza però che stiamo diventando una realtà». Lo testimoniano i risultati, come ammette Tesser: «Siamo in uno stato psicofisico davvero buono.

    Abbiamo cambiato poco la nostra rosa, cinque giocatori sui 25 e ci rendiamo conto che questo fa la differenza, almeno in questa fase. Ma noi vogliamo continuare e migliorarci perché ci stiamo prendendo gusto e anche i nostri tifosi si stanno divertendo. Dobbiamo prolungare il più possibile questo felice connubio fra bel gioco e risultati. Gonzalez? Ormai è diventato un dato statistico: quando entra cambia la partita». Non è d’accordo Pillon che si lamenta per due decisioni dell’arbitro ma finisce per ammettere: «Questo Novara, a un certo punto ci ha fatto perdere la testa». E forse non solo quella perché ora il tecnico del Livorno rischia la panchina.

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