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  • Palermo, Zamparini:| 'Nostri errori in buona fede'

    Palermo, Zamparini:| 'Nostri errori in buona fede'

    • D.V.

    Lo sgretolamento della vecchia guardia. Le cessioni di Bovo, Cassani e Nocerino non sono andate giù a parte della tifoseria. 'Sono stati ceduti perché volevano guadagnare di più e sapevano di non poterlo fare a Palermo. E la loro mancanza di entusiasmo era dettata proprio da questo - dichiara il numero uno rosanero -. Non sono certo io la causa di queste cessioni. Io con tutti i giocatori della rosa ho un rapporto che va oltre a quello fra presidente e giocatore. Li considero dei figli, c'è un vero rapporto umano. Non ho mai avuto nessun dissidio con loro, nemmeno con Rossi a dir la verità. L'unico mio guaio è che al termine della partita vengo contattato dai giornalisti e do delle disamine tecniche. Da quest'anno è meglio che tenga il telefono spento e che faccia le mie disamine in privato, con il mio ds'.

    Un Palermo ricostruito, rinnovato da cima a fondo. E che piace a Zamparini:  'Quando finisce il campionato, io e il mio staff ci riuniamo per fare delle valutazioni. Lo scorso anno sono emerse tre cose. Primo, c’era gente che non voleva più restare a Palermo. Secondo, sono emersi gravi problemi difensivi che abbiamo risolto con gli arrivi di Silvestre, Cetto e Mantovani. Terzo, con la partenza di Pastore serviva un centrocampista di qualità, che abbiamo identificato in Vazquez. Peccato che dovrà arrivare a gennaio. Ero disposto a pagare di più per farlo arrivare qui sin da subito, ma voleva a tutti i costi giocare sei mesi con la sua squadra. In ogni caso, i due nuovi acquisti Barreto e Della Rocca faranno bene e porteranno grande tecnica al centrocampo. Adesso siamo a posto, abbiamo anche uno degli attacchi migliori della serie A. Pastore non è stato rimpiazzato adeguatamente? Vedrete Vazquez e Zahavi, non bisogna comunque aspettarsi un mercato sui nomi, alla De Laurentiis'.

    E a chi ha chiesto se sente ancora l'affetto della città, Zamparini ha risposto così: 'Quando cammino perla strada sento la riconoscenza dei palermitani. Le offese, certo, mi fanno male, come quelle dell'altro giorno allo stadio. Io, però, sono trasparente e in buona fede. Chiaro, faccio degli errori anche io, come quello della scelta dell'allenatore. E la contestazione va anche bene, nel mondo del calcio ci sta. Ma ci deve essere un dialogo, la gente che mi contesta deve farmi delle domande e io sono pronto a rispondere. La contestazione fine a se stessa è inutile, non è per nulla positiva'.

    C'è anche chi chiede quanto abbia contato il nuovo centro commerciale che a breve aprirà in città nell'interesse per il Palermo: 'Ne sto costruendo uno vicino Siracusa (a Melilli, ndr) e non ho comprato il Siracusa per avere popolarità. Ne sto aprendo due in Campania, vicino Napoli, e non ho comprato il Napoli per avere popolarità. Il mio progetto di aprire un centro commerciale qui a Palermo è in piedi da 13 anni, prima, cioè, che acquistassi il Palermo. Ho 25 centri commerciali, ma non possiedo 25 squadre di calcio'.

    (Giornale di Sicilia)

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