Volto disteso e sorriso beffardo. Antonio Nocerino si è presentato così ieri in conferenza stampa. Alle domande pungenti ha risposto in modo ironico, tipico di chi sa il fatto suo. Il centrocampista napoletano, del resto, è consapevole di essere uno dei perni di questo Palermo. Del contratto in scadenza nel 2012 non se ne cura più di tanto: Noce non avrebbe difficoltà a trovare una squadra di pari livello o addirittura superiore. 'Io parlo sul campo: se non ho ancora convinto il presidente a rinnovarmi il contratto, vuol dire che sto giocando male', ha detto il giocatore sceso in campo 36 volte su 36 in campionato ottenendo una delle medie voto più alte.

Il discorso ha raggiunto comunque dei picchi di serietà: 'Lo sanno anche i muri che sono un tipo ambizioso, io voglio vincere. A fine stagione si parlerà con Zamparini e con il futuro direttore sportivo per capire'. Per capire se il Palermo sarà competitivo, 'perché bisogna tenere i giocatori che tutti ci invidiano e rafforzare la squadra'. Una sorta di monito ai vertici societari: se soffierà vento di smobilitazione, gli uomini più importanti non ci metterebbero molto a fare le valigie. E rinunciare a Nocerino sarebbe un errore clamoroso.

Come detto, infatti, l'ex centrocampista della Juventus è imprescindibile per Rossi, che lo ha schierato titolare anche nelle partite inutili. Noce è un giocatore totale, che spezza l'azione avversaria e 'patrocina' quella della propria squadra, dando profondità e andando a concludere. Trovare un suo surrogato sul mercato sarebbe un bagno di sangue, peraltro senza alcuna sicurezza. È probabile che Nocerino, insieme al suo entourage, abbia chiesto un ingaggio importante. Per lui un sacrificio si può fare, perché di giocatori con la qualità e soprattutto con lo spirito di Nocerino ce ne sono pochi. Sarebbe sciocco convincersene solo dopo averlo perso. A buon intenditor poche parole...