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  • Giuseppe Rossi in Nazionale: il programma personalizzato

    Giuseppe Rossi in Nazionale: il programma personalizzato

    • Luca Cellini

    Al contrario della star del calcio italiano e mondiale che è diventato già a ventisei anni, Giuseppe Rossi si è approcciato ieri nel suo primo giorno di ritorno in Nazionale italiana, a due anni esatti dall'ultima convocazione, datata ottobre 2011, come un neofito della maglia azzurra. Zero glamour, sorrisi timidi davanti alle telecamere che lo hanno ripreso all'ingresso e all'uscita dallo spogliatoio di Coverciano e tanta voglia di godersi il momento. Ci teneva a questa chiamata con l'Italia del c.t. Prandelli, tanto da aver fatto molti sacrifici non solo nel periodo della riabilitazione fisica post doppio intervento al crociato anteriore destro, ma anche e soprattutto durante il ritiro estivo con la Fiorentina a Moena ed in questa prima parte di stagione. Nonostante le parole rassicuranti sulle sue condizioni mediche pronunciate dal responsabile sanitario azzurro, professor Enrico Castellacci, prima della seduta di ieri pomeriggio, con il medico della Nazionale italiana che ha visitato il numero 49 viola poco prima di pranzo, per valutarne le condizioni anche dopo la contrattura al polpaccio accusata una settimana fa contro il Parma; il c.t. Cesare Prandelli ha preparato per Rossi un programma personalizzato di lavoro che servira' all'attaccante italo-americano per non forzare fisicamente, e soprattutto effettuare dei test che servono per capire lo stato dello stesso Pepito in vista del mondiale di 'Brasile 2014'. Il selezionatore azzurro ha fatto uno strappo alla regola chiamando Giuseppe Rossi in quanto in certi casi si preferisce attendere che un giocatore sia al pieno della forma, ma vista la voglia di azzurro dell'atleta, si è pensato a questi dieci giorni fra partita con la Danimarca e quella con l'Armenia, per far svolgere all'ex di Parma e United, una preparazione particolare. Se le risposte saranno buone, probabile che uno spezzone di gara, a Napoli, contro lo stato del Caucaso meridionale, Pepito possa giocarlo.

     

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