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  • Perché Tielemans è l'ideale per il Milan

    Perché Tielemans è l'ideale per il Milan

    • Federico Zanon
    Un giocatore che fa innamorare. Per come si muove, per come tocca il pallone. Youri Tielemans è il prototipo del centrocampista moderno, che sa fare tutto e bene, la gioia di qualsiasi allenatore. Corre, copre, imposta, segna. E non ha ancora 20 anni. Non fatevi ingannare dalla carta d'identità, il prodotto del vivaio dell'Anderlecht, il quarto più giovane di sempre a esordire con la maglia de Les Mauve et Blanc (a 16 anni e 83 giorni, dopo Lamptey, Romelu Lukaku e Babayaro) ha alle spalle tre anni da protagonista, nei quali è cresciuto e maturato. E' diventato un professionista a 360 gradi e ora è pronto a fare il grande salto. 

    CHE GOL CHE FA - Tielemans sembra che giochi a pallone, ad alti livelli, da 10 anni. Ha un senso dell'ordine e della disciplina, appresi dal judo, fuori dal comune, ha una capacità disarmante di adattarsi a qualsiasi ruolo, a qualsiasi schema. Volante davanti alla difesa, mezzala o trequartista, in questi anni ha fatto un po' tutto, con risultati convincenti, rimediando con la tecnica a un fisico che non è di certo da corazziere. Grandi prestazioni, ricamate in questa stagione dai gol, 3 in 6 di Europa League, 11 in 25 partite di campionato, gli ultimi due in due minuti, nel 4-1 all'Oostende. Con due magie dalla distanza. 



    PERCHE' VA PRESO - Il Milan lo segue da tempo e lo considera uno degli obiettivi estivi. Perchè è in grado di 'dare del tu al pallone', proprio come pretende la filosofia di Montella, perchè è intercambiabile e funzionale a qualsiasi impostazione tattica, perchè è giovane e ha ancora una lunga carriera calcistica davanti. Perchè è un leader che non ha paura di prendersi le sue responsabilità. Il problema, oltre al prezzo, è il progetto. Il Milan che verrà ha le disponibilità economiche per accontentare l'Anderlecht, che chiede 30 milioni di euro per il suo cartellino, Tielemans non è però quel tipo di persona che mette i soldi davanti a tutto. Negli ultimi due anni ha detto no a squadre blasonate e prestigiose, come Chelsea e Atletico Madrid, per restare in Belgio, per continuare il suo percorso di crescita scolastico e calcistico. E ci penserà bene prima di scegliere il nuovo club.

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