Pioli: 'Mia madre mi ricorda che non ho mai vinto niente! Fiero del post-Spezia. Su Leao, Tomori e il mio Milan...'

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Lunga intervista concessa al The Guardian da Stefano Pioli, tecnico del Milan, che ripercorre la sua avventura in rossonero: “Divertirsi è fondamentale. È una cosa che cerchiamo. Cerchiamo di essere il più seri possibile, impegnati e professionali. Ma il calcio è passione, divertimento. Quando alleni ragazzi molto giovani, hai bisogno che mettano in campo il loro entusiasmo. Mia madre mi ricorda sempre che non ho mai vinto un trofeo. Ed è giusto che lo faccia. In ogni famiglia c'è quello più duro e quella morbido. Mio padre era quello più tenero, mia mamma è quella più tosta. È così che dovrebbe essere. È così che ottieni il massimo da qualcuno".Il lavoro con i giovani.
“Cerco di guardare oltre la superficie, per scindere il valore di un giocatore e arrivare alla persona. Anche se si tratta di ragazzi che chiameremmo fortunati, sono comunque ragazzini con le proprie vite, i propri stimoli emotivi, i legami personali, le difficoltà. Sono severo, fino al punto in cui non vedo più la capacità di continuare a migliorare costantemente. Non tollero la mediocrità, e non tollero che non ci sforziamo per migliorare. Se vedo giocatori esigenti con loro stessi, che stanno migliorando attraverso il proprio atteggiamento e il proprio lavoro, allora divento quasi un amico, do un supporto positivo. Quando non vedo quel livello di tensione, devo chiedere di più".
Su Leao e il suo sorriso continuo.
“All'inizio mi preoccupava un po'. Più tardi mi sono reso conto che questo era davvero qualcosa che gli veniva naturale mentre giocava, semplicemente quella è la la sua faccia. È bello che sia sé stesso".
Su Tomori.
"Avevo guardato video e visto caratteristiche impressionanti ma Fik è stato una sorpresa positiva sotto ogni punto di vista. A livello calcistico, perché è un difensore che ha le caratteristiche di cui la squadra aveva bisogno: aggressività, ritmo, capacità di leggere la partita. Allora è un ragazzo estremamente serio, estremamente calmo. Prima stavamo parlando di come si motiva un giocatore. Con Fik è stato facile perché è sempre determinato, sempre entusiasta, sempre positivo, sempre attento. Il nostro rapporto è molto semplice. Bastano poche parole per capirsi, per sviluppare tutta l'idea dell'opera”.
Sulla sconfitta con lo Spezia e la reazione all'errore di Serra.
"Il comportamento dei miei giocatori è stato immenso. Hanno mostrato rispetto per i valori sportivi e verso una persona che ha sbagliato. Nello sport commettiamo tutti degli errori. Questo non dovrebbe farci sentire superiori, né meno degni di chiunque altro”.
Quindi inzaghi era fino a ieri un perdente e nn era buono oggi è un dio chissà xche..... Lo special one era fino a poco tempo fa il migliore oggi nn vale niente chissà xche........ Allegri il più forte di tutti ora nn è nessuno........ Il milan di pioli è un ottima squadra ma x vincere deve comprare 2 o 3 campioni e spendere 140 o 150milioni....pensi che poi il tuo giudizio su questo allenatore cambierà????? Erikson dopo aver perso lo scudetto con la roma era considerato un perdente poi andò alla lazio dove cragnotti gli comprò di tutto e vinse quasi tutto....i soldi se li hai comandano questo gioco nn l hai capito???????
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