Primavera Inter, Correia e Pinamonti stendono il Milan
MILAN - I rossoneri escono dallo Stadio Breda delusi per il risultato ma non per la prestazione: il Milan meritava almeno il pareggio per la mole di gioco prodotta, ha pagato probabilmente la disparità di età (l'Inter ha una squadra mediamente più esperta). Non sorprende in questo senso che il migliore in campo della squadra di Brocchi sia stato Andrea Vassallo, attaccante classe '97 che ha prodotto le occasioni migliori del Diavolo. Ottima anche la prova di Manuel Locatelli in mezzo al campo: il capitano classe '98 ha dettato tempi di gioco e recuperato molti palloni, prova da vero leader che fa sorridere anche Berlusconi e la società. Le uniche note negative sono legati al risultato: l'Inter resta un tabù per Brocchi (tre sconfitte su tre sulla panchina della Primavera) e il Milan viene scavalcato in classifica anche dall'Hellas Verona.
INTER - La squadra di Vecchi non parte benissimo e lo stesso tecnico nerazzurro si mostra poco soddisfatto dalla panchina. Moltissima difficoltà nel creare gioco da parte dei padroni ci casa, ben imbrigliati dagli uomoini di Brocchi. Ma come spesso accade, soprattutto in queste categorie, la forza dei singoli fa la differenza e proprio nei singoli questa Inter appare superiore ai rossoneri. Pinamonti rafforza maggiormente questo concetto, la punta classe 1999 gioca sotto età, ma per tecnica e forza fisica riesce già a fare la differenza nella categoria Primavera e proprio una sua rete nel finale stende definitivamente il Milan. Vecchi può sorridere, persi Puscas, Bonazzoli e Camara, l'Inter non ha dimenticato come si fa gol. Pasquale Guarro e Federico Albrizio
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