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  • Dai sobborghi di Manchester alla Regina Elisabetta: la battaglia di Rashford, simbolo dell'anti-politica

    Dai sobborghi di Manchester alla Regina Elisabetta: la battaglia di Rashford, simbolo dell'anti-politica

    • Giorgio Cremonese
    Nel calcio odierno, quando parliamo di un giovane talento che si sta mettendo in luce con le sue prestazioni dobbiamo considerare tutto ciò che gli ruota intorno. Oggi non possono essere considerati più solo dei semplici calciatori ma, vista la loro esposizione mediatica, rappresentano dei personaggi pubblici a tutto tondo. In questo momento rappresentano dei modelli di riferimento in negativo o in positivo. Uno di questi, senza dubbio il più chiacchierato del momento e fortemente sbilanciato nell’essere un meraviglioso esempio da seguire, è l’attaccante classe ’97 del Manchester United e della nazionale inglese Marcus Rashford che ieri ha compiuto 23 anni. Tenete bene a mente questa cifra perché sarà utile in futuro.
    NUMERI DA RECORD - In questa stagione, nelle prime 5 partite di Premier League, ha già segnato 2 reti alle quali si aggiungono le 4 in appena 2 apparizioni in Champions League, con tanto di record annesso: Rashford è infatti diventato il giocatore più veloce della storia ad effettuare una tripletta in da subentrato in Champions. Gli sono bastati infatti solo 27 minuti per trafiggere tre volte Gulacsi nella sfida contro il Lipsia, ben 11 minuti in meno rispetto a quanto fatto da Mbappé lo scorso anno contro il Bruges. Con queste gesta Marcus si è assicurato anche il primato, condiviso proprio con il suo allenatore Ole Gunnar Solskjaer, capace da giocatore di mettere a segno un hat-trick dopo il suo ingresso in campo sempre nella più prestigiosa competizione europea per club. L’attaccante inglese, come forse si è già capito, ha un grande rapporto con i primati: tra questi, annovera il gol all’esordio in Premier League, Europa League, U21 e nazionale maggiore. Di quest’ultima è anche il calciatore più giovane ad avervi giocato in un Europeo (18 anni e 229 giorni).

    SFIDA ALLE ISTITUZIONI - Numeri davvero straordinari, che sono testimoni del valore del ragazzo fin dai primi momenti della sua carriera. Incredibili traguardi sportivi che da soli non definiscono la grandezza del personaggio Marcus Rashford: agli sfavillanti dribbling, gol e assist in campo, abbina qualità morali e umane altrettanto degne di nota. Dallo scorso aprile, in concomitanza con il lockdown, è fortemente impegnato in cause sociali e umanitarie in vari ambiti. Sono numerose le iniziative a cui ha dato vita,  riuscendo a superare anche gli ostacoli istituzionali posti dalle istituzioni inglesi, in primis dal primo ministro Boris Johnson. Come nel caso della raccolta di più di 900mila firme per bloccare la bocciatura - promossa dal politico conservatore - di una proposta che avrebbe esteso la somministrazione di pasti gratuiti agli studenti in difficoltà economica del Regno Unito, almeno fino a Pasqua 2021.
    Marcus non si è fermato qui e ha voluto contribuire in maniera ancora più diretta siglando, assieme all’aiuto della madre Melania e appoggiandosi ad enti benefici come FareShare, una collaborazione con aziende del calibro di McDonald’s, Deliveroo e Kellogs per assicurare un grossa mole di pasti gratuiti a ben 1,2 milioni di bambini inglese poveri che, secondo Rashford, “è inaccettabile soffrano la fame in un paese come l’Inghilterra nel 2020”.

    FILANTROPO - Le azioni di filantropia del centravanti dei Red Devils non sono passate di certo inosservate e lo hanno portato a ricevere due importantissime onorificenze: il dottorato honoris causa per il suo impegno contro la povertà infantile presso l’Università di Manchester e addirittura la nomina come Member of the Order of the British Empire, una dei riconoscimenti più prestigiosi dell’UK consegnatogli dalla Regina stessa. Un quesito che a questo punto sorge spontaneo porsi riguarda le motivazioni che stimolino un ragazzo di appena 23 anni, milionario, ad interessarsi con tale dedizione alla salvaguardia dei diritti di categorie di persone di estrazione sociale così distante dalla sua. Una risposta che è contenuta probabilmente nella sua storia.

    SEMPRE IN LOTTA - L’attuale numero 10 dello United nasce infatti nei sobborghi a sud di Manchester, a Wythenshawe, da una famiglia di origini umili
    Si dice che la madre arrivò a fare tre lavori insieme per mantenere i tre figli, che tra una cena saltata e l’altra cercavano di tirare avanti.
    La vita di Rashford quindi è stata segnata da una continua lotta contro un male che ha provato sin da piccolo sulla sua pelle e che col tempo, il lavoro e il suo talento è riuscito a scacciare via. La fame e la povertà sono radici infette che, col passare degli anni, rimangono tristemente aggrappate alla nostra società. Marcus questo lo conosce molto bene e sa anche che la sua fortuna non possono averla tutti, la sua battaglia è dunque appena iniziata, il primo capitolo di una storia che si spera possa avere un lieto fine.
     

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