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  • Rivera e Berlusconi:| 'Perché ballo da solo'

    Rivera e Berlusconi:| 'Perché ballo da solo'

    Per Corriere.it, Beppe Severgnini intervista Gianni Rivera, leggenda del Milan, che ora sta per iniziare l'avventura nella trasmissione televisiva Ballando con le stelle. Ecco un estratto dell'intervista.

    Gianni Rivera a passo di danza nella trasmissione «Ballando con le stelle»
    Chi gliel'ha fatto fare?

    Gianni Rivera: «Non si finisce mai di imparare nella vita. Diciamo che mi voglio mettere in gioco».
     
    C'è gioco e gioco.
    «Guardi che la danza è una disciplina del Coni, punta alle Olimpiadi. È esercizio fisico, allenamento e fatica».

     
    Hanno già scritto: «Rivera ballava in campo, qui rischia l'autogol».
    «Non capisco. "Ballando con le stelle" è una trasmissione seria, seguita da moltissime persone».
     
    Forse qualcuno non vuole che l'idolo della sua infanzia balli sotto i riflettori.
    «Qualcuno non ama qualcos'altro, sospetto».
     
    Tradurre.
    «L'area berlusconiana sta provando a mettere in difficoltà Milly Carlucci, dopo che ha vinto la causa per impedire "Baila" su Canale 5».
     
    E se invece volessero mettere in difficoltà Gianni Rivera? Lei a Berlusconi non è mai stato simpatico, mi risulta: né come dirigente sportivo né come uomo politico.
    «Non credo a questa ipotesi. Con Berlusconi non ho rapporti dal 1986, da quando ho lasciato il Milan».
     
    Non si è rifatto vivo con qualche proposta, il Cavaliere? In fondo la stagione di Rivera e la stagione di Berlusconi sono stati i due momenti trionfali del Milan. Lo dice, a malincuore, un interista.
    «Mi sembra di capire che chi sta con lui deve accettare ordini, e condividere un solo modo di vedere le cose. A me non va».

    Perché Berlusconi ha fatto bene come presidente del Milan e molto meno bene come presidente del Consiglio?
    «Perché nel calcio ha portato mezzi finanziari e qualche competenza. Doveva fare solo quello».

     
    Perché non s'è fermato al Milan, secondo lei?
    «Perché non si accontentata. E magari aveva interessi personali. Ha convinto la politica a fargli una legge per avere tutte le Tv a disposizione. Ma neppure allora si è accontentato. E sono arrivate le delusioni di oggi. Lo si vede che soffre».
     
    Magari se lo ritrova a «Ballando con le Stelle». In fondo, l'uomo ama i riflettori.
    «E' il benvenuto. Sarebbe il suo mestiere».

     


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