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  • Roma, Abraham: 'Ritorno al Chelsea? Mai dire mai'

    Roma, Abraham: 'Ritorno al Chelsea? Mai dire mai'

    La Roma è pienamente in corsa per un posto in Champions League. I giallorossi stanno già pensando al mercato estivo per cercare rinforzi in vista della prossima stagione. Necessariamente, alcuni giocatori dovranno essere sacrificati per fare un po’ di cassa. Tra la lista dei ‘sacrificabili’ c’è anche Tammy Abraham. L’ex Chelsea ha collezionato 6 gol e 4 assist in 27 partite in stagione. L’attaccante inglese, in un’intervista a Four Four Two, ha parlato del suo passato, del suo presente e ha dato qualche indiscrezione sul futuro.
     
    NUOVA AVVENTURA – Tammy ha raccontato il momento in cui ha deciso di andare via dai Blues: “Era arrivato il momento di lasciare il Chelsea e stavo parlando con diversi club in Inghilterra e in Europa. La mia attenzione era rivolta a un certo club londinese, l’Arsenal. Mio padre è un grande tifoso dei Gunners quindi era molto entusiasta, tutto andava bene. Poi José mi ha chiamato, di solito non rispondo mai ai numeri che non ho salvato nei miei contatti: “Ciao Tammy, sono José”. E io ho pensato: “Wow, che sorpresa!”. Mi ha chiesto come stava la famiglia. Lo conoscevo bene perché mi aveva visto da bambino al Chelsea. Mi ha chiesto: “Sei pronto a lasciare il brutto tempo e venire nella soleggiata Roma?” Ho parlato con i miei agenti e mi hanno detto che non c’erano dubbi, un momento perfetto per iniziare una nuova vita e non ho più guardato indietro.
     
    L’APPRODO – Nel momento in cui ha deciso di trasferirsi in Italia, il bomber ha chiesto informazioni a due amici: “Ho chiesto dell’Italia a Jorginho e Rudiger e mi dissero che la Roma è un un grande club. Guardavo la Roma in Champions League e mi sono fatto un’idea, venire qui è stata un’esperienza pazzesca.”
     
    LA GRANDE DELUSIONE – Durante l’intervista, Tammy ha raccontato il momento in cui ha preso coscienza di non essere stato convocato al mondiale: “Southgate mi disse che avevo la forma sbagliata al momento sbagliato, che sarebbe stato ingiusto per gli altri giocatori. Me lo aspettavo. È più difficile essere convocato se non giochi in Premier, le partite di Serie A non vengono mostrate in Inghilterra. Non ero in una fase in cui ero in fiducia, quindi me lo aspettavo. Ma ovviamente non è bello sentirsi dire queste cose.”
     
    LO SPECIAL ONE – Il nativo di Londra ha parlato anche del suo rapporto con l'allenatore: “José è una leggenda, lo adoro. È quello che noi chiamiamo un vero capo. È un leader. Quando parla, lo si ascolta. Sa come gestire i suoi uomini, è uno dei migliori al mondo in questo. Sa come come guidarti, come entrare davvero nella tua testa. Anche se stai facendo un ottimo lavoro, cercherà comunque di farti fare di più. Non è mai soddisfatto, vuole sempre di più.”
     
    IL FUTURO – Verso la fine, il giocatore si è espresso anche sulla possibilità di tornare al Chelsea: “Nel calcio mai dire mai. In questo momento la mia attenzione è rivolta alla Roma: vogliamo finire al meglio la stagione. Non ho ancora iniziato a pensare ad altro oltre ad essere qui e fare del mio meglio. Non direi che ci sono questioni in sospeso in Inghilterra, non ho fretta. Il calcio non ha luogo, può essere ovunque. Forse resterò alla Roma per i prossimi dieci anni, o forse no. Non si sa mai cosa c’è dietro l’angolo.”
     

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