Roma, da Strootman a Zaniolo: la maledizione del crociato ha numeri da record VIDEO
Diciannove crociati per quindici giocatori in soli sei anni e mezzo. Una maledizione, in un altro modo sarebbe difficile chiamarla. Il secondo crack in otto mesi di Nicolò Zaniolo ha gettato nello sconforto la Roma ed evidenzia un problema che a Trigoria non può passare inosservato.
DA STROOTMAN A ZANIOLO - Il caso più eclatante è legato al nome di Kevin Strootman che è stato anche il primo ad inaugurare nel 2014 una sequela di infortuni incredibili. L’olandese, con tre operazioni in due anni, detiene un primato di sfortuna che è pesato molto sul proseguo della sua carriera. Ma non è stato l’unico. Dopo di lui Alessandro Florenzi (due volte), Rick Karsdorp alla prima partita e Antonio Rüdiger con la nazionale tedesca poco prima di essere ceduto (e infatti la trattativa saltò). Poi Mario Rui, Emerson Palmieri il giorno dell’addio di Totti e Zappacosta. Anche la Primavera ha pagato un conto salatissimo: Calafiori, Luca Pellegrini, Bouah (due volte), Nura, Ponce, Bianda e Capradossi. Insomma una maledizione che non guarda in faccia a nessuno: giocatori esperti, giovani, provenienti da altri campionati o “nostrani”. Alcuni sono passati per Villa Stuart, altri si sono operati all’estero.
SOLO SFORTUNA? - Ma non può essere solo la sfortuna a provocare una strage di crociati così importante. Da tempo i giocatori si lamentano per i terreni duri di Trigoria (che però sono stati rifatti più volte) mentre da fonti mediche evince una differenza di vedute su recuperi giudicati troppo veloci. L’operazione alla quale si sottoporrà domani Zaniolo è forse la più triste perché colpisce un gioiello assoluto della Roma e della Nazionale, perché demoralizza (speriamo non troppo) un ragazzo di appena 21 anni. A Roma sperano sia l’ultima.
