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  • La telefonata di De Rossi agli amici, ecco la verità: Pallotta ci ha ripensato. Ha offerto 100mila euro a partita, ma...

    La telefonata di De Rossi agli amici, ecco la verità: Pallotta ci ha ripensato. Ha offerto 100mila euro a partita, ma...

    • Francesco Balzani
    Il caso De Rossi sembra non avere mai fine. In mattinata, infatti, nella capitale è circolato un audio Whatsapp mandato da De Rossi agli amici in cui svela un retroscena incredibile sul come si è svolta la trattativa, o meglio la non trattativa che lo ha portato a dire addio alla Roma.

    GLI AUDIO - Dopo aver difeso apertamente il personale e l’ufficio stampa che lavora a Trigoria, perché incolpevole di quanto sta succedendo, e che lavora con passione nonostante i continui attacchi e insulti ricevuti, il capitano giallrososso ha illustrato l’offerta fatta dalla Roma dopo le contestazioni.

    LA PROPOSTA DI DE ROSSI - De Rossi ha comunicato alla Roma che era disponibile ad accettare anche un contratto a gettone, una proposta buttata li come una battuta. Visto che la società nutriva dubbi sulle sue condizioni fisiche il numero 16 ha proposto di dargli 100mila euro a presenza. Facendo 10 partite avrebbe guadagnato un milione. Se ne avesse fatte 30 sarebbero stati 3 milioni. Ci sarebbe stata anche la possibilità di non farlo mai giocare. In quel caso De Rossi sarebbe stato disponibile pure a passare un anno senza stipendio. Una cosa nata e morta nel colloquio con il Ceo Fienga.

    LA CHIAMATA DI PALLOTTA - Dopo 2 ore e mezza di colloquio De Rossi è tornato a casa e lì è arrivata la chiamata del presidente Pallotta che gli annunciava che, con quelle modalità,  il contratto potevano rinnovarglielo. A quel punto, però, De Rossi è sbottato. Dopo un anno che non si parlavano e dopo essere stato praticamente cacciato dalla sua Roma il centrocampista si è stupito dell’improvviso interesse di Pallotta e ha rifiutato la proposta, come ha detto ieri ai tifosi fuori da Trigoria “per dignità personale”. Nel resto dell'audio De Rossi stigmatizza la "croce al contrario" affissa fuori gli uffici dell'Eur del club proprio per rimarcare come la decisione sia stata presa a Boston, e non a Roma. 
     

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