Roma, indagini e arti marziali: ecco chi è Daniele De Santis
Il Corriere della Sera traccia un identikit di Daniele De Santis, il tifoso della Roma accusato di aver aperto il fuoco sabato scorso, prima di Fiorentina-Napoli, contro Ciro Esposito. L'uomo, soprannominato Danielino - malgrado la stazza - o Gastone, è piuttosto esperto di boxe e arti marziali; per questo motivo chi lo conosce dubita che abbia davvero deciso di sparare contro gli ultrà del Napoli. Suo padre Ivo, maestro di karate, nel maggio 1999 finì gambizzato da ignoti mentre viaggiava in motorino; Daniele invece non poteva più entrare all'Olimpico a causa del Daspo, l'ultima volta fu in occasione del famoso derby sospeso del 2004. Due le indagini che lo hanno visto coinvolto fino ad ora: quella del novembre '94, quando De Santis fu fermato e poi assolto per l'accoltellamento a Brescia del vicequestore Selmin (fu anche risarcito dallo Stato italiano, due milioni e 900mila lire per quasi due mesi di ingiusta detenzione), e quella del 1996, terminata ancora con un'assoluzione, sui presunti ricatti della tifoseria ai danni del presidente Franco Sensi. Infausta l'unica sua avventura in campo politico: alle amministrative del 2008 De Santis si candidò con una lista civica, 'Il Popolo della Vita', ma prese soltanto 44 voti.