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  • La vera sfida di Spalletti si chiama Dzeko

    La vera sfida di Spalletti si chiama Dzeko

    "Ci servono giocatori pronti". Luciano Spalletti era stato chiaro. Gennaio non era il mese delle scommesse, la sua nuova Roma aveva bisogno di ripartire da calciatori il più possibile affidabili. Ervin Zukanovic, Stephan El Shaarawy e Diego Perotti sono stati i tre tasselli individuati insieme al direttore sportivo Walter Sabatini. Tre colpi subito gettati nella mischia dal tecnico e già decisivi contro Frosinone e Sassuolo: saltare il periodo di ambientamento ha permesso alla Roma di sfruttare immediatamente il talento, particolarmente apprezzato specialmente in un momento di grande emergenza.

    CENTRAVANTI VERO O FALSO? - L'infortunio di Dzeko contro il Frosinone ha portato Spalletti a ripercorrere i binari del suo passato romanista. Archiviata la difesa a 3 per la squalifica di Manolas, col Sassuolo si è vista una squadra concettualmente molto vicina a quella del primo Spalletti: 4-2-3-1, con Diego Perotti ad agire da centravanti tattico. Non è un'invenzione del tecnico di Certaldo - anche Gasperini aveva provato spesso El Monito nel cuore dell'attacco - ma la presenza di un giocatore a tutto campo, capace di arretrare e di fornire più linee di passaggio ai centrocampisti, ha giovato molto a El Shaarawy e compagni. Si è rivista una manovra palla a terra gradevole, una squadra capace di attaccare lo spazio lasciato libero dall'ex Genoa, un collettivo capace di esaltarsi nelle difficoltà di organico. E ora? Il nodo principale è sempre lo stesso: Edin Dzeko.

    FIDUCIA AL BOSNIACO - Nonostante la buonissima prova di Perotti, Spalletti non può rimangiarsi quanto affermato nel giorno del suo secondo insediamento a Trigoria: Dzeko è il centravanti che avrebbe chiesto avendo margine di manovra, quindi il bosniaco sarà necessariamente il numero 9 della sua Roma. Che sia 3-4-2-1 o 4-2-3-1, Dzeko sarà il terminale offensivo. Il tifo giallorosso sembra spaccato, ma la percentuale di coloro che danno ancora fiducia all'ex City è superiore rispetto agli "anti-Dzeko", come testimonia il sondaggio effettuato effettuato dal nostro sito (LEGGI QUI). E' questa, la nuova sfida di Spalletti. Mantenere l'impatto efficace dei nuovi riuscendo a valorizzare un patrimonio importante come Dzeko. Il calendario (Sampdoria, Carpi, Palermo ed Empoli prima dello scontro diretto con la Fiorentina) può dargli una mano.

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