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  • Roma, le pagelle di CM: Dzeko canta già. Jesus-Fazio un disastro

    Roma, le pagelle di CM: Dzeko canta già. Jesus-Fazio un disastro

    Roma-Genoa 3-3

    Pau Lopez 5,5
    : Unica faccia nuova in questo fine agosto caldo e frizzante. Ma è una bella faccia. Con le mani può poco sulla bordata ravvicinata di Pinamonti e sull’imbucata di Kouame, prova invece a impedire il 2-2 di Criscito ma tocca solo il pallone. Coi piedi niente male, ma sarà costretto a raccogliere tanti palloni in fondo alla rete.  

    Florenzi 6,5: Prova a far crollare l’Olimpico con un destro al volo che Radu spedisce fuori. Per tutto il resto della partita è chiamato a un lavoro di gran corsa pure sulla sinistra ed è l’unico a non sfigurare in fase difensiva. Nella ripresa può riprendere fiato ed è essenziale nella chiusura in diagonale su Kouame. La Sud lo ha “incoronato” nuovo capitano dopo il duopolio Totti-De Rossi. Non sarà facile, ma l’inizio non è male. Esce stremato. (32’st Zappacosta ng: nuovo esordio in A. Giusto in tempo di mettere la camicia in armadio e si ritrova in campo. Due bei cross)

    Fazio 4,5: Complicato giocare con una linea così alta soprattutto per chi non fa della velocità il suo punto di forza. Scoperta dell’acqua calda? Può darsi, ma proprio per questo serviva un correttivo in anticipo. Il Comandante torna ai tempi di Di Francesco e va in bambola su Kouame in più di un’occasione. Con Mancini non va meglio. 

    Jesus 4: Incredibile che si riparta dalla coppia Fazio-Jesus, impossibile non aspettarsi i soliti errori. Quello più grave il brasiliano lo commette provocando il rigore su Pinamonti in maniera quasi grottesca, poco prima si era addormentato su Romero provando il primo pareggio genoano. Una sciagura, prevedibile. Evitabile. Nella ripresa si calmano le acque. (20’st Mancini 5: esordio non semplice, non si fa prendere alle spalle ma resta sul primo uomo in occasione del gol di Kouame)

    Kolarov 6: Decisamente fuori giri nel primo tempo. In fase di spinta si vede solo a tratti nel primo tempo, in fase di copertura resta spesso col fiato corto. Poi però, come a Bergamo due anni fa, regala su punizione un gol pesantissimo. Con tanto di brivido. Il gol lo rinfranca, e la prestazione sale di livello nonostante i litigi con Pellegrini e un buco sulla sinistra per il 3-3 che odora di errori passati. 

    Pellegrini 5,5: Il meglio lo ha fatto vedere sulla trequarti, il peggio davanti alla difesa. Si ripete stasera alternando le due fasi tra sole e pioggia. Nella ripresa entra in competizione con Kolarov sulle punizioni e non finisce proprio con caldi abbracci. Un po’ troppo nervoso, decisamente un po’ troppo. 

    Cristante 5: Spunta il pallone per la magia di Dzeko, ma in fase di copertura resta ad ammirare le stelle di fine estate romana come in occasione del primo gol genoano. Anche per lui vale il discorso fatto per Pellegrini. Deve applicarsi in un ruolo non propriamente suo. Come l’anno scorso, ma c’è ancora pazienza da parte di tutti? 

    Under 6,5: Giochi di luci prima, giochi di ombre poi. Quelle del turco magico che nasconde la palla a mezza difesa genoana prima di scaricare la prima gioia stagionale in fondo a un sacco di riscatto. Prosegue a buoni ritmi fino a inizio ripresa, poi accusa il caldo e il comprensibile calo di condizione. 

    Zaniolo 6,5: Dovevano separarsi, ritrovarsi lontani. Forse uno a Torino e l’altro a Milano. Invece sono la coppia più bella di Roma. Nicolò e Edin, uno qualche metro dietro l’altro ad alternarsi. L’intesa è più che buona. Il ruolo sembra quello giusto. Quando aumenta la confusione però fatica a fare il “Totti”. Faticherebbe chiunque. 

    Kluivert 5,5: L’anno scorso stupì tutti all’esordio con un assist magico per Dzeko. Poi tanti inciampi e pochi salti. Stasera comincia zoppicando e prosegue inciampando e restando ben lontano dalle manovre offensive. Forse Fonseca gli ha chiesto qualche compito in più in fase di copertura. Svolto male. Segnale di vita nella ripresa quando impegna Radu centralmente.   (29’st Pastore ng: Fischiato prima del match, appena sufficiente nel quarto d’ora a disposizione se si esclude un pallone in verticale per Dzeko)

    Dzeko 7: Decisivo, subito. Con un assist da Edin delle meraviglie, da straordinario Cigno di Saravejo. Poi con uno dei gol più belli della sua carriera. E’ l’assoluto top player di una squadra che lo farà divertire ma che deve trovare maggiori equilibri. Era l’attaccante che Fonseca voleva di più per caratteristiche che spesso apprezzano solo i palati fini. E, perdonateci, non tutti lo sono. Nella ripresa cala vistosamente. 


    All. Fonseca 5,5:  Il portoghese ha riconquistato parte di uno spogliatoio che non vedeva l’ora di staccare la foto dalla parete. Ha dato un gioco (offensivo), ha dato entusiasmo in un deserto di emozioni. Ma le lacune non si colmano con l’entusiasmo. E questa Roma, che in estate ha subito almeno un gol a partita, dietro è un cantiere non solo aperto ma pure in ritardo coi lavori. Tre gol in casa dal Genoa sono un segnale preoccupante. Di sicuro non ci si annoierà.

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