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  • Roma-Manchester United, le pagelle di CM: Dzeko non molla mai. Cavani è ancora Matador

    Roma-Manchester United, le pagelle di CM: Dzeko non molla mai. Cavani è ancora Matador

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    Mirante 6,5: Cavani lo grazia due volte, anche quando lo centra in viso a pochi metri dal gol. Al terzo tentativo l’uruguayano si prende premio e applausi ma non è finita. Perché nella ripresa i compagni portano la Roma in vantaggio e per evitare il ritorno United si immola su un’altra conclusione ravvicinata. Non ha colpe stavolta Mirante. Il disastro però era stato già compiuto all’andata, e a certi livelli non c’è tempo per essere perdonati. 

    Karsdorp 6,5: Approfitta dell’eccessiva tranquillità di Shaw e al minuto 8 fa sussultare Fonseca trovando la gamba di De Gea. Solido come un norreno pure in fase difensiva l’olandese che a fine stagione sarà tra i pochi a poter fare un passo avanti e non vergognarsi. Nella ripresa si sposta Telles e pur abbassando i giri garantisce sempre presenza

    Smalling 5,5: Lascia a casa il retino usato a Manchester e resta più vicino a Mirante col quale però mostra di avere problemi di connessione e dialogo. Poi alza il braccio, ormai una consuetudine per lui e per la Roma. Stagione Maledetta.   (28’pt Darboe 7: ben più di uno scampolo di partita per questo ragazzo arrivato col barcone e con gli occhi sorridenti. Gioca semplice, quasi sempre efficace. E dopo un dribbling su Pogba sembra che la paura sia passata. Non è proprio così ma saremo felici di rivederlo ancora) 

    Ibanez 5,5: Sbagliare il meno possibile è il primo segnale che Roger deve mandare a Mourinho. In fase di impostazione però il brasiliano mostra i soliti problemi di calibratura e pure quando deve tirare la coperta in area scivola. Molto meglio nella ripresa quando i gradi aumentano e lui può mostrare i muscoli. Sul più bello ammira Cavani staccare di testa. 

    Bruno Peres 6: Partenza bailada ma pure concentrata con tanto di calcione rimediato da Bissaka che lo fa volare gambe all’aria. Finito il lato A della cassetta però nessuno va allo stereo per cambiare e il brasiliano svanisce. Quando il ritmo torna a buoni livello ecco l’infortunio. Tanto per cambiare in una rosa che ormai conta i giocatori per fare la partitella d’allenamento. (25’st Santon 6: entrambe le squadre avevano poco da chiedere ma il cross per Zalewski vale la vittoria) 

    Mancini 6: Ritorno a un passato non troppo lontano per uno dei leader. Si fa subito notare quando impegna De Gea a meno di 200 secondi dall’inizio e non lesina recuperi da difensori quale è.  L’uscita di Smalling lo riporta davanti a Mirante dove guarda mali tutti e tutto. Tiene in gioco Cavani sulla doppietta però.  

    Cristante 6,5: Qualche metro ancora più avanti, là dove si era fatto ammirare a Bergamo. E quando lo metti da quelle parti il gol arriva spesso. Sbaglia poco nella ripresa e. Diverso il giudizio della prima frazione quando  arranca sul pallone che viaggia verso Cavani in occasione del vantaggio United. Resta un fatto: due partite da centrocampista, due gol. Un caso? No. 

    Mkhitaryan 6,5: Tre minuti e spreca di testa il pallone del vantaggio, poi sbaglia tutto quello che non aveva sbagliato nel girone d’andata. Ma è solo una illusione. Nella ripresa infatti l’armeno va a testa alta a strappare palloni e sogni di rimonta. Trova De Gea in serata glamour, e pure tanta sfortuna quando colpisce in pieno il palo.  Io suo futuro è avvolto nel mistero, il suo presente è troppo a intermittenza. 

    Pellegrini 6,5: Stavolta può dire di aver visto la Roma migliorare rispetto alle ultime due figuracce ma ci voleva pure poco. Va detto che Lorenzo, dichiarazioni a parte, era stato tra i migliori pure all’andata. Stasera va vicino due volte al gol quando usa la spada e favorisce la rete di Cristante col fioretto. Qualche errore di ricamo c’è ma è il massimo rifornitore di palloni dolci là davanti. 

    Pedro 6: Cinque minuti, come la canzone degli Stadio. Tanto dura l’adrenalina dello spagnolo nel primo tempo quando  va a strappare palloni e a creare spazi là davanti. Breve, intenso e inutile. Il resto è una svapata di fumo che non infastidisce minimamente i difensori del Manchester. Migliori segnali di vita arrivano nella ripresa quando serve involontariamente Dzeko per il gol del pareggio ma si divora il 3-1 a un centimetro dalla porta.  Incognita sul futuro ma i numeri li ha sempre. (31’st Zalewski 7: ne sentiremo parlare. All’esordio trova il gol con deviazione e fuorigioco non visto)

    Dzeko 7: Apre la porta per un paio di ingressi, trova il roccioso Maguire quando prova l’uno contro uno e ben poco altro nel primo tempo. Nella ripresa trova l’ennesimo gol europeo e buca ancora la porta dell’odiato United riaccendendo le speranze di una storica rimonta. All’andata era stato tra i più motivati, stasera ha segnato e suonato la carica sfiorando la doppietta in due occasioni. Ha davvero poco da rimproverarsi. (31’st Mayoral ng)

    Fonseca 7: Travolto dall’onda Mou e ancora scosso dai 6 gol dell’andata Paulo si siede in panchina con grande signorilità e ripropone il 4-2-3-1 che sarà poi il modulo di riferimento dello Special One. Questa però è ancora la Roma di Fonseca con i pregi e i difetti. La squadra prova a far male nei primi minuti poi alla prima sgasata United torna la paura.  Apprezzabile la reazione della ripresa quando pure la sfortuna si dimostra eterna alleata dei giallorossi. Se all’andata non avesse sbracato chissà… 


    Roma-Manchester United 3-2

    De Gea 8: Straordinario. Si scalda subito su Mancini e Karsdorp e si supera su Pellegrini e Mkhitaryan a fine primo tempo.  Si ripete su Pedro. Parate da calcio a 5 per lo spagnolo che nulla può sui due gol. 

    Wan-Bissaka 6: Rischia il rosso su Bruno Peres ma l’ammonizione non gli toglie la voglia di andare a caccia di gambe e palloni. Viene tolto per precauzione. (1’st Telles 5,5: prova subito a spingere ma deve subito rinculare.E lo fa male)

    Bailly 5,5: Fisico prorompente ma piedi non proprio di velluto e qualche amnesia ce l’ha 

    Maguire 6: Inizio difficile, poi rimette a posto la facciata e mostra personalità. Sbaglia poco ma non è bello da vedere come quando tocca la palla di mano in area. Per l’arbitro non è rigore. Solo per lui.  

    Shaw 5,5: Inizio da bell’addormentato poi nuovo round con Karsdorp. Ma non ha lo smalto dell’andata (1’st Williams 5: svagato)

    van De Beek 5,5: Rispolverato per la Roma (che lo cerca) fa poco per convincere Solskjaer a puntare ancora su di lui. 

     Fred 6: Si vede poco, non urla e prende un giallo. Però sa suggerire nei momenti di silenzio

    Greenwood 5,5: Corse e tagli a far male ma sottoporta si divora due gol

    Bruno Fernandes 6: Non è brillante come all’andata ma le giocate le mette in mostra lo stesso tanto da provare pure una sorta di scorpione rovesciato in area piccola. 

     Pogba 5: A Manchester aveva comandato, a Roma ha più che altro tamponato uscendo con qualche bozzo sullo portiera. (18’st Matic 5,5: mette il fisico) 

     Cavani 8: Mata ancora la Roma senza pietà. Inizia indovinando gli inserimenti ma non è cattivo sotto porta come al 20’ quando grazia Mirante e bacia la traversa.  Poi smette di giocare e purga due volte: die piede e di testa. Meriterebbe un giallo dopo 15 minuti ma all’arbitro bastano le scuse. Lo prende nella ripresa .  (27’st Rashford ng)

    Solksjaer 5,5: Tutto facile con quel risultato dell’andata? Non proprio. Schiera comunque quasi tutti i migliori e nella ripresa  soffre il ritorno della Roma. La finale è meritata ma deve abbracciare De Gea. 


     

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