Roma-Udinese, le pagelle di CM: Rui Prodigio, Pellegrini si riscatta. Pereyra, notte horror
Rui Patricio 7,5: Il prodigio arriva nel momento in cui deve arrivare. Rovina il candore dei guanti dopo un’ora abbondante parando alla grande il rigore di Pereyra. Prima aveva solo dovuto smanacciare via un paio di cross.
Mancini 6: Lo vedi poco perché non fa mai arrivare l’avversario all’uno contro uno. Nella ripresa i bianconeri sono più intraprendenti e su un tiro di Lovric il braccio è troppo largo.
Smalling 7: Si piazza sopra la vedetta e appena vede qualche pinna pericolosa si tuffa in mare e la scaccia via. Una sicurezza conclamata.
Llorente 6,5: Partenza con qualche intoppo in fase di uscita, poi mette il pilota automatico per un volo tranquillo.
Celik 6: Ritrova il campo dal primo minuto dopo tanto guardare dalla panca. Mette sempre la gamba ma quando si tratta di mettere sul banco qualcosa in più mostra ancora limiti. (74’ Zalewski sv)
Cristante 6: Lui c’è sempre. C’è anche sul rigore, anche se non è lui l’addetto. Lo spara sul palo, ma non quello esterno. Per fortuna.
Bove 7: Va pure sui palloni che girano tra i raccatappalle sulla pista d’atletica. E su quello che Cristante infrange sul palo arriva davvero come un falco pellegrino. Il suo entusiasmo è contagioso.
El Shaarawy 6: A inizio stagione doveva essere un rincalzo di lusso, è diventato imprescindibile. Così anche per lui qualche segnale di stanchezza comincia a farsi sentire. Dosa i guizzi. (74’ Spinazzola sv)
Pellegrini 7: Lorenzo è in cerca di riscatto e prova subito a prenderselo ma gli arrivano più calci che palloni puliti. Combatte, e questo è un segnale importante. Il rigore non lo batte, e questo può essere visto sotto vari punti di vista. Il lieto fine però c’è lo stesso, gol sotto la Sud. Cuore a chi gli vuole bene. (89' Tahirovic sv)
Wijnaldum 6,5: Prende la palla, fa un passo di danza e cerca di non rendere tutto banale anche quando decide di guadagnare il fondo. (60’ Matic 6: venti minuti abbondanti di palleggio delicato e qualche spavento)
Belotti 6,5: Al primo strappo verso la porta avversaria trova il piedone di Bijol. Poi quegli applausi trovano un perché nonostante gli zero gol: grande assist per Pellegrini e gol della sicurezza. (74’ Abraham 6,5: è pronto per il Feyenoord)
Mourinho 7,5: L’occasione è ghiotta, ma come tutte le squadre che hanno giocato le coppe è anche tanta la stanchezza e la paura di farsi male. La Roma però è diversa, la Roma ha Mourinho. Gara gestita alla perfezione. Mou consolida il terzo posto a pochi giorni dalla notte col Feyenoord.
UDINESE
Silvestri 6,5: Istinto e un po’ di fortuna al 21’ su un colpo di testa di Mancini, su un tiro di Wijnaldum e su una punizione di Pellegrini. Prova pure a imballare il tap in di Bove. Senza colpe.
Becao 5,5: Di testa raramente gli sfugge qualcosa. Quando la palla è a terra invece ricorre spesso alle maniere ruvide.
Bijol 6: Una delle sorprese di questa stagione, annulla Belotti nel primo tempo. Poi cade anche lui
Perez 5,5: Scalcia via ogni pericolo, ma così facendo dimostra insicurezza.
Ehizibue 6: Discese prepotenti ma pure retromarce pericolose. Resta un bel prospetto. (71’ Ebosele 6: qualche bel guizzo)
Samardzic 5,5: Appena arriva un pallone, prova a tirarlo in porta. La inquadra solo una volta, su punizione centrale.(78' Pafundi sv)
Walace 5,5: Col freno a mano tirato. Ma non commette errori da matita blu.
Lovric 6: Cerca di insidiarsi ma trova il portone chiuso per oltre un’ora. Però è tra i pochi a muoversi bene senza palla e nella ripresa trova il rigore. (78' Nestorovski sv)
Udogie 5,5: Ultime giornate in maglia bianconera. Non è devastante come a inizio campionato, e ne risente parecchio l’Udinese. (86' Masina sv)
Pereyra 4,5: Domenica terribile. Usa l’esperienza per superare il muro Cristante. Ci riesce a tratti. Poi mette una mano di troppo sul rigore e tira male quello che poteva riaprire il match.
Success 5: Girovaga alla disperata ricerca di un attimo di gloria. Ma ci si accorge davvero di lui quando spintona Mancini (78' Thauvin sv)
Sottil 5,5: L’Udinese è sazia, lontana da quella che rifilò un poker alla Roma. Si poteva fare di più? Forse, ma comprendiamo i limiti.
