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  • Romamania:| Nessuna pietà, rivoluzione

    Romamania:| Nessuna pietà, rivoluzione

    Non occorre più guardare l'aritmetica. La Roma non merita di qualificarsi alla prossima edizione della Champions League: lo spettacolo offerto sabato sera dagli uomini di Montella ne è la prova. I giallorossi non sono una squadra di calcio, ma giocatori con la stessa maglietta in mezzo ad un rettangolo verde di gioco. Non hanno una preparazione atletica, non sono cinici e per di più si permettono di essere leziosi. Lo score casalingo parla da sè: seconda sconfitta consecutiva, terza nelle ultime cinque. I tre punti nelle ultime sette partite giocate all'Olimpico sono arrivati soltanto contro la Lazio. E vengono in mente le parole dette da Ranieri nel giorno delle sue dimissioni: 'Ci voleva la frusta...'

    Che non andasse in porto nemmeno la partita contro il Palermo era già chiaro dopo il vantaggio romanista con Francesco Totti. Sembra un paradosso, ma da quel momento la Roma di fronte a degli avversari in disarmo si è limitata al possesso palla senza affondare. I rosanero, invece, hanno applicato la legge ferrea del contropiede. Tre occasioni, tre gol. Una lezione di calcio impartita ai vari Menez e Vucinic, i quali hanno decretato la fine di ogni ambizione, grazie alle loro follie tecniche.

    Per questa stagione rimane la Coppa Italia, tra l'altro con poche chance di vincerla. Se l'Inter è veramente così allo sbando come dicono, la Roma al massimo potrebbe arrivare in finale, a supporto di una prova d'orgoglio, ed assicurarsi quanto meno l'ingresso alla prossima Europa League. Per il resto, l'ottimismo è riservato al futuro. Grazie all'accordo Unicredit-DiBenedetto la società avrà a disposizione un budget di 40 milioni per il mercato. Ci sarà bisogno di una rifondazione.

    Si ripartirà da Francesco Totti e Daniele De Rossi (se quest'ultimo deciderà di proseguire in giallorosso). Perchè da sabato sera lo stesso Mirko Vucinic, 'pupillo' di DiBenedetto, è di nuovo sulla graticola. Sabatini e Baldini avranno un compito oneroso: riuscire a vendere bene questi giocatori sopravvalutati e viziati ed acquistarne altri di qualità e con fame di vittorie. Pugno pesante e nuove regole. Si cambia mentalità. Per sempre. In caso di ulteriore fallimento: nessuna pietà. Avanti un'altro. 

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