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  • Romamania:| Totti finito? No, in... finito!

    Romamania:| Totti finito? No, in... finito!

    Ormai è automatico. Appena ne hanno la possibilità, i detrattori di Totti rialzano la testa. Basta un cucchiaio venuto male, un pallone che termina cinque centimetri sopra la traversa anzichè sotto, e i centralini delle radio sono intasati da gente ansiosa di prendere la linea per decretare la fine del capitano, di un giocatore che tutto sommato 'sono cinque anni che è in pensione'. Citare i suoi numeri è una operazione stucchevole dalla quale ci asteniamo. Ricordiamo soltanto che dopo il Mondiale ha ad esempio vinto la Scarpa d'Oro.

    I detrattori fanno leva sostanzialmente sulla scarsa capacità realizzativa nell'attuale stagione. Appena quattro gol, la metà su rigore contro il Chievo, gli altri due al Cesena. Distribuiti tutti nel mese di gennaio. Totti è a secco da 65 giorni. Il problema deve essere analizzato partendo da altri fattori: il più importante è la nuova disposizione tattica della Roma. Il capitano gioca 20 metri indietro rispetto gli ultimi anni, non è più il punto riferimento dell'attacco, ma il regista: un distributore di palloni e di idee. Non a caso, Osvaldo e Borini ne stanno beneficiando con 20 reti complessive.

    L'altra motivazione è la carta d'identità, foriera di contrattempi fisici: in molti lo preferirebbero in panchina, pronto a subentrare nel finale in caso di necessità. Tuttavia, se Luis Enrique lo impiega quando possibile dal primo minuto, evidentemente per Totti ancora non è giunto il momento del tramonto. Oltretutto i vari Lamela e Bojan sono apparsi piuttosto fumosi e nelle occasioni in cui sono stati impiegati hanno evidenziato ancora difetti di immaturità, passabili per la loro giovane età. Totti gioca perchè è ancora il più forte di tutti. Non è finito, ma in... finito. A Sabatini, l'arduo compito nello trovare di meglio.

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