Romano: Berardi e Benatia, mosse Juve
B come Berlino. Oggi non conta nient'altro, chiaro e giusto così. Da domani è un'altra musica, sarà la Juventus di un ciclo nuovo ma non per questo rivoluzionata. Dybala e Khedira sono già presi con tanto di firme sui contratti, quella che presto Andrea Pirlo metterà per sigillare in nero su bianco l'accordo con New York. E poi sarà ancora Fabio Paratici il protagonista del mercato con Beppe Marotta, pronti a muoversi su più tavoli, specialmente a centrocampo dove c'è da tenere sotto controllo quotidianamente la situazione di Pogba come quella di Vidal. Il mercato oltre Berlino inizierà soprattutto da qui, tra il desiderio difficile Nainggolan, l'opzione Witsel e un costosissimo sogno come Kondogbia.
PROMESSA RUGANI, DISTURBO BENATIA - E in difesa? Nella notte in cui Chiellini non ci sarà, i punti interrogativi restano. Per questo la Juventus sta valutando già da settimane se investire su un nuovo centrale o meno, fino a qualche giorno fa la pianificazione era per mantenere la difesa com'è adesso, inserendo Daniele Rugani. Ma l'idea di un innesto può stuzzicare, da qui l'idea Mehdi Benatia raccolta tra i corridoi del mercato dove le voci corrono veloci: non si trova bene in Germania, rivorrebbe l'Italia, perché non pensarci. La Juve lo farà con calma, al momento il giro di telefonate per il centrale del Bayern è stato più di disturbo all'Inter che non per trattarlo concretamente. Ma dopo Berlino si vedrà, anche in base alla valutazione definitiva che Allegri farà di Rugani testandolo anche in Under 21 all'Europeo. Da una parte la volontà di trattenerlo, dall'altra l'idea di farlo giocare titolare un altro anno con una promessa già fatta al Genoa in caso di prestito.
DA CARLITOS A BERARDI - In attacco, dalla prossima settimana con Berlino alle spalle, ci si siederà a un tavolo con Carlitos Tévez per le risposte definitive, con il Boca che sta rinunciando ogni giorno di più al sogno di riportare l'Apache a casa da subito. In agenda un appuntamento anche con il Sassuolo per confrontarsi su Zaza e soprattutto su Berardi. Soprattutto l'exploit di Domenico ha colpito Allegri, esonerato ai tempi del Milan da quei suoi quattro gol al Mapei Stadium. Al tecnico livornese Berardi piace e non poco. L'idea di lanciarlo da trequartista stuzzica, in ogni caso la Juventus non vuole perdere il controllo del suo cartellino e per questo si confronterà con il Sassuolo alla ricerca della soluzione giusta. B come Berardi, Benatia, Bayern o Boca, sì. Ma da domani in poi. Oggi è solo B come Berlino.
Fabrizio Romano
