Romano: Mancini ha scelto Vida
Livin' la Vida loca. Se l'Inter dovesse essere descritta con un'hit quel pezzo di Ricky Martin calzerebbe a pennello. Una sorta di Pazza Inter in salsa portoricana. Non fosse che la Vida è con la V maiuscola; perché la prossima estate sarà piena di cambiamenti in casa nerazzurra, dove le chiacchiere societarie ormai da due anni non smettono di tempestare l'ambiente e intanto in campo continua uno spettacolo troppo spesso impresentabile. La paura di perdere Roberto Mancini esiste eccome, serpeggia nella corrente del club più vicina al presidente Erick Thohir che ha già fatto sapere al Mancio di avere libertà di scelta nell'operare sul mercato, con i limiti economici che restano. E la nuova Vida dell'Inter può ricominciare anche da questo nome per la difesa, reparto dove - da Murillo in avanti - si cambierà tanto.
Perché Domagoj Vida non è un tormentone musicale ma uno dei prescelti sul mercato proprio da Mancini. Che a gennaio lo voleva in difesa, più del brasiliano Rhodolfo mai convincente fino in fondo. Vida è un classe '89, sa giocare sia da centrale come in nazionale croata che da laterale destro come con la Dinamo Kiev, la sua duttilità è apprezzatissima dagli scout nerazzurri che lo hanno seguito. E i contatti nell'inverno scorso erano stati intensi, prima che la Dinamo Kiev rifiutasse l'ipotesi di un prestito con un no perentorio. Arrivederci a giugno, perché il Mancio gradisce molto questo ragazzo che ha personalità da vendere, sa fare due ruoli in difesa e può essere un jolly preziosissimo a prezzo non eccessivo. La Dinamo Kiev vuole trattare attorno ai 7 milioni, se ne può discutere con un costo riducibile anche perché Vida vede con entusiasmo la possibilità di passare in nerazzurro nella prossima estate.
E l'Inter si sta già informando: i contatti vanno avanti con gli uomini di fiducia che gestiscono le trattative con i giocatori croati, non a caso i blitz passati hanno portato a Milano sia Kovacic che Brozovic. Vida può essere il prossimo, a patto che la Dinamo non resti inflessibile e che la concorrenza non si inserisca. Perché Mancini ha fatto il suo nome in una lista lunga e non semplice da completare, specialmente senza Europa in un'Inter forse troppo pazza. Il Mancio ha le idee chiare: più Vida, meno loca.
Fabrizio Romano