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  • Samardzic, l'Inter è alle spalle e da Napoli uno squillo al mercato: le sirene inglesi e tedesche, la Juve osserva

    Samardzic, l'Inter è alle spalle e da Napoli uno squillo al mercato: le sirene inglesi e tedesche, la Juve osserva

    • Federico Albrizio
    Un lampo nel buio più totale. Meglio non potrebbe essere descritto l'acuto di Lazar Samardzic a Napoli, in una serata disastrosa per un'Udinese sempre più in difficoltà. Il 4-1 inflitto dalla squadra di Garcia a quella di Sottil non è una punizione severa ma la fotografia del netto divario tra le due. Tre punti e zero vittorie nelle prime sei giornate per i friulani, ma soprattutto solo tre gol realizzati finora. E due di questi li ha messi a segno proprio il serbo. Il primo a Salerno alla seconda giornata, il secondo con la magia del Maradona: dribbling su dribbling, l'ultimo elegante di suola a superare Natan e destro a trafiggere Meret, quasi un omaggio al leggendario Diego. Una prodezza inutile ai fini del risultato, ma importante per rimettere in mostra le qualità del classe 2002 dopo un'estate turbolenta e una permanenza a Udine arrivata inaspettatamente.

    L'INTER E' ALLE SPALLE - Non era facile ripartire per Samardzic dopo l'incredibile pasticcio con l'Inter. Un affare già definito in ogni dettaglio tra i nerazzurri e l'Udinese, operazione da 22 milioni di euro complessivi (4 per il prestito, 16 per l'obbligo di riscatto 2 di bonus) accompagnata parallelamente dal passaggio di Giovanni Fabbian in bianconero (4 milioni, 12 per il controriscatto in favore dell'Inter), al punto da far sostenere le visite mediche di rito al giocatore a Milano. Poi il brusco stop, le condizioni cambiate dal padre di Lazar e le parole al vetriolo dello stesso Samardzic senior contro Rafaela Pimenta, che aveva curato fino a quel momento l'affare, e contro Piero Ausilio, direttore sportivo. Tutto finito, Samardzic torna a Udine e ci resta, non c'è il tempo di intavolare un'altra trattativa alle stesse condizioni nei pochi giorni rimasti fino alla fine del mercato.

    MA A GENNAIO... - Solo una questione temporale e di opportunità, perché il patron Giampaolo Pozzo aveva confermato di essere pronto a discutere con un'altra big per il cartellino di Samardzic, alle giuste cifre. Ossia le condizioni minime pattuite nell'affare naufragato con l'Inter, facendo leva anche sul contratto che lega Lazard all'Udinese fino al 2026. L'avvio horror in Serie A non ha cambiato questo scenario, nonostante l'importanza di Samardzic in campo la società è pronta ad ascoltare proposte per il suo gioiellino e a gennaio la situazione può riproporsi. Non mancano squadre in cerca di un centrocampista di qualità, in Bundesliga - dove già c'erano stati alcuni sondaggi - ci sono sempre estimatori, così come in Premier League il West Ham può fare un altro tentativo. Ma attenzione anche al mercato italiano: il Napoli, legandosi alla situazione di Zielinski, valuta alternative e Samardzic è un vecchio pallino, così come quel Koopmeiners che continua a brillare a Bergamo. E poi c'è la Juventus, alle prese con la situazione di Pogba e alla ricerca di un innesto di qualità e quantità per il proprio centrocampo: Samardzic è un profilo molto gradito a Giuntoli (lo aveva già seguito ai tempi del Napoli) e ai bianconeri, che nel frattempo lavorano anche su altri fronti (Hojbjerg del Tottenham). Poco più di tre mesi a gennaio e alla riapertura del mercato, in questo lasso di tempo Samardzic vuole rilanciare l'Udinese e rilanciarsi, per pavimentare la strada per il salto di qualità: il gol di Napoli è il primo, bellissimo, tassello, ora serve continuità.

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