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  • VIDEO Rossi:| 'Rinnovo meritato per Obiang e Krsticic'

    VIDEO Rossi:| 'Rinnovo meritato per Obiang e Krsticic'

    «Questa settimana ho fatto più interviste che allenamenti, non so cosa devo inventarmi per rispondere oggi». Il biglietto da visita di Delio Rossi in sala stampa a Bogliasco, a 48 ore e poco più dalla silenziosa sfida di "Is Arenas", è piuttosto singolare, ma fotografa efficacemente sette giorni pieni di onori per l'aggancio di quota 35 punti, ma avari di riflessioni sul fatto che la salvezza, quella matematica, non sia ancora stata raggiunta. «Il problema della nostra quasi salvezza è il quasi - spiega il tecnico romagnolo -. Bisogna mantenere la concentrazione, dobbiamo continuare così. Ricordo sempre che negli occhi dei tifosi rimangono le ultime partite: se una squadra fa 10 punti all'andata e 30 al ritorno si parla di annata eccezionale, in caso inverso, invece, si parla di fallimento».

    La Sampdoria affronterà il Cagliari priva degli squalificati Gastaldello e Krsticic, come sta la squadra e chi sostituirà gli assenti?
    «Abbiamo una rosa ampia, avremo modo di poter vedere due elementi che hanno giocato meno. In queste ultime partite saranno impiegati alcuni giocatori che hanno trovato minor spazio. Devo vedere chi è da Sampdoria».

    Uno dei sostituti potrebbe essere Maresca? In che condizioni lo ha trovato?
    «Si, uno potrebbe essere lui. Si è allenato bene e a parte qualche contrattempo ha sempre svolto con successo il suo compito».

    La partita di Quartu Sant'Elena si giocherà senza pubblico. Può essere un vantaggio?
    «È un problema, più che altro. È un po' come giocare alle 12.30, non è calcio. So che il fatto dell'assenza di pubblico non influisce direttamente sul risultato, ma giocare con gli spalti vuoti in Serie A secondo me è inaccettabile. Comunque sia non credo la situazione possa avvantaggiarci».

    Il Cagliari sarà senza Conti, per la Sampdoria potrebbe essere un fattore favorevole?
    «Se non lo sostituissero e giocassero in dieci sì, ma non sarà così: ci sarà chi lo sostituirà. Io preferisco giocare contro la squadra titolare con i miei titolari, in modo che se vinci hai battuto i migliori e se perdi non hai l'attenuante di aver giocato con le riserve».

    Il brutto tempo di questi giorni vi ha costretto a cambiare qualcosa sulla tabella degli allenamenti? Ha fatto tutto quello che desiderava?
    «Sino ad oggi ho fatto più o meno quello che desideravo. Nel pomeriggio dovremo cambiare un po' rispetto a quello che pensavo di fare, ma spero di recuperare domani. In futuro mi auguro di avere un centro sportivo con un un palazzetto dello sport al chiuso, in modo da far fronte agli eventi meteorologici sfavorevoli».

    Domenica si riproporrà il ballottaggio Sansone-Eder, chi sta meglio?
    «Sabato notte sceglierò chi partirà dall'inizio e chi entrerà a gara in corso, tenendo anche conto di come si potrà evolvere la partita. Sansone la scorsa settimana ha avuto qualche problemino, mentre Eder aveva un po' di febbre, della quale sta smaltendo i postumi».

    La classifica del 2013 vede la Sampdoria al secondo posto, alle spalle del Milan. Che idea si è fatto?
    «Non siamo da secondo posto, né da ultimo. Noi abbiamo una base, ma non è detto che da una base di debba per forza crescere, dipende dagli innesti che si vanno a fare e da come si lavora».

    Questa settimana ha visto la società lanciare tanti messaggi positivi, compresi i rinnovi dei giovani Obiang e Krsticic. Cosa pensa delle loro firme?
    «Serve meritocrazia: Obiang e Krsticic hanno ricevuto un tributo per il buon lavoro fatto. È un segnale anche per chi sta dietro: se vi comportate bene, c'è un futuro anche per voi».

    Maxi López come sta? In qualche modo in queste ultime giornate si giocherà il suo futuro.
    «Siamo tutti in ballo: da Eder a Icardi, da Sansone a Maxi. Non dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto ma a quello che dobbiamo fare. Io non faccio riflessioni in base alla proprietà del cartellino, né all'età anagrafica. Ho quattro attaccanti e faccio le mie scelte».

    Dopo la scommessa con il Parma, anche per la prossima gara ha messo in palio qualcosa con i suoi giocatori?
    «La scorsa settimana ho scommesso con la mia squadra perché gli avevo visti un po' distratti. In questi giorni mi sono fatto delle impressioni, ma non scommetterò più, anche perché io sono uno di quelli che non ha mai giocato nemmeno una schedina. E poi so quello che vogliono loro nel caso abbiano la meglio, ma non so quello che voglio io quando vinco».

    Giovedì ha fatto svolgere la partitella con gli Allievi a porte chiuse. Come mai questa scelta?
    «Nessun mistero: ho cercato di riprodurre l'atmosfera di Cagliari. Non volevo precludere l'ingresso a nessuno, anzi ho sempre dato a tutti la possibilità di vedere la squadra, anche perché la Sampdoria non è mia ma dei tifosi, di chi la ama. Gli unici allenamenti "nascosti" sono quelli nei quali si curano alcune soluzioni come i calci piazzati. Ho pensato che visto il brutto tempo e i pochi presenti fosse l'occasione giusta per ricreare l'ambiente che troveremo domenica».

     


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