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  • Sampmania: caro Sinisa, sarà dura

    Sampmania: caro Sinisa, sarà dura

    Mercoledì 20 novembre Sinisa Mihajlovic arriverà a Bogliasco per diventare il nuovo allenatore della Sampdoria. La strada già la sa, quasi vent’anni fa l’ha percorso centinaia di volte per andare ad allenarsi quando i blucerchiati viaggiavano per l’Europa e lui con quel sinistro di rara potenza e precisione faceva sognare i tifosi. Tanti ricordi e quella strada da ripercorrere in un ruolo nuovo, quello in cui c’è da dare ordini e non da eseguirli come quando si è in campo e dalla panchina c’è un uomo che ti guida. Bentornato Sinisa, i tifosi ti riaccoglieranno a braccia aperte e sperano che sia davvero tu l’uomo che possa risollevare una squadra povera di talento e con poco carattere.

    Il presidente Garrone ti ha scelto perché hai fatto breccia nel suo cuore, è stato disposto a pagare di più per quella che agli occhi di tutti balza come una scommessa. Adesso starà a te, dopo tanta attesa, allontanare quello scetticismo che avvolge il tuo ritorno. Servono risultati e fin da subito, anche se di fronte ti troverai spicchi importanti del tuo passato come Lazio e Inter nelle prime due gare. Sarà emozionante per te e difficile per tutti perché a meno di miracoli la Samp che perde in casa con il Sassuolo non ha nessuna speranza di fare punti contro le due big.

    La tua avventura inizierà tra mille difficoltà e continuerà con un grande interrogativo: sarai capace caro Sinisa di guidare i dirigenti blucerchiati nel mercato di gennaio. Parliamoci chiaro: la Sampdoria così com’è rischia la serie B, anzi è una delle candidate principali alla retrocessione. Qualche tifoso negli ultimi giorni a Bogliasco ha urlato forte chiaro lo slogan “non vi salva neanche Mourinho”. Pensiero condivisibile. Serve dell’altro caro Sinisa, tu per primo lo dovresti sapere, ora dopo giorni di trattative dovresti aver avuto delle rassicurazioni sulle trattative blucerchiate. Servono almeno un paio di giocatori veri che possano aiutarti a salvare la Sampdoria. Vent’anni sono passati caro Sinisa, tutto è cambiato, i tifosi ci credono, il presidente anche, ora tocca a te.

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